L’ex acquedotto di Sassari rinasce con un ecomuseo grazie al progetto dell’associazione Vela Latina

Il progetto di recupero dell’ex acquedotto di Sassari.

Un nuovo progetto che colora di blu e ha sapore di mare, perchè come diceva Loren Eiseley “se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua”. Uno spazio museale all’interno della storica palazzina Liberty di Sassari in cui si possa creare una vera e propria agorà della cultura marina, dedicata al Mediterraneo e ai litorali della Sardegna.

Creare un centro di attività culturali ed educative rivolte a giovani, adulti e persone con disabilità: questo il progetto presentato da Piero Ajello, Presidente di AveLa, associazione Vela Latina Tradizionale. Si punterà su temi della blue economy e su una politica educativa contro l’inquinamento. Saranno esposte raccolte di modelli e di scafi storici, una sezione filatelica e numismatica. Non mancheranno foto e manifesti della Vela Latina.

Sarà presente anche un centro documentazione contenente pubblicazioni a tema marittimo con una sezione dedicata ai giovani e una Biblioteca Blu che racconterà del mare.

Tra le iniziative, anche una scuola di Vela per giovani e un Centro studi dell’archeologia industriale del mare. Inoltre, le attività che verranno organizzate coinvolgeranno scuole e persone con disabilità, per dare un’impronta educativa e culturale ad ampio raggio.

All’incontro di presentazione del progetto, svoltosi ad aprile, erano presenti il sindaco di Sassari Nicola Sanna, l’assessore alle Politiche abitative, Lavori Pubblici, Decoro e arredo urbano e Patrimonio comunale Ottavio Sanna, l’assessora alle Politiche educative, infanzia, giovani e sport Alba Canu, Piero Ajello presidente dell’Associazione AveLa, Vela Latina Tradizionale, e l’ammiraglio Oreste Molino.

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