La grande festa dell’Adifolk ad Alghero slitta al prossimo anno

La manifestazione è stata posticipata al 2021.

Alghero e la Catalogna si ritroveranno l’anno prossimo, nel 2021, per celebrare la grande festa del folklore. La situazione sanitaria internazionale impedisce quest’anno di organizzare il grande evento, che avrebbe coinciso con il ventennale dall’edizione del 2000.

La 33° edizione dell’Adifolk, resta una casella vuota negli annali dell’Aplec Internacional, che dal 1988 porta in Europa e nel mondo la grande festa della cultura popolare e del folklore catalano. Ma l’appuntamento con Alghero è rimandato al 2021, così come è stato deciso in questi giorni con una scelta concordata tra il sindaco di Alghero Mario Conoci, con l’assessore alla Cultura Marco Di Gangi, Ivan Besora, presidente di Adifolk, e con Gustau Navarro, rappresentante della Generalitat de Catalunya ad Alghero. Di conseguenza, anche la data del 2021 programmata dall’Adifolk in Texas, verrà posticipata al 2022.

L’impossibilità di svolgere la manifestazione nella sua pienezza, a causa delle restrizioni che impedirebbero le parti più spettacolari dell’Aplec, quella dei Castels, che avrebbe radunato per la costruzione delle torri umane un consistente numero di persone, sia per i Castellers de Vilafranca del Penedès che per i Falcons de Piera i Barcelona, unita al fatto che molti protagonisti hanno rinunciato alla partecipazione a causa dell’emergenza, ha costretto gli organizzatori, d’accordo con il Comune di Alghero, a spostare l’avvenimento al 2021.

“Ci ritroveremo il prossimo anno con più entusiasmo che mai. La pandemia ha solo rallentato l’organizzazione, ma non ci fermiamo. Alghero sarà ancora la protagonista della più grande manifestazione del folklore catalano, sardo e algherese”.  La città di Alghero conferma quindi l’appuntamento, che celebra il ritorno dell’Aplec vent’anni dopo l’edizione del 2000. “È un evento che ci vede particolarmente coinvolti, per i legami che uniscono Alghero e la Catalogna, che proprio quest’anno segnano i sessant’anni dal Retrobament, e siamo convinti che l’anno prossimo sarà un’edizione indimenticabile”, conclude Mario Conoci.

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