Pallini sparati contro un gatto, paura nelle campagne di Ossi
Un gatto ferito con uno sparo a pallini a Ossi Le foto sono eloquenti, mostrano uno dei pallini conficcati in un gatto dopo uno sparo…
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Adagiato sulle colline del Logudoro, a pochi chilometri da Sassari, Ossi è un comune che conserva intatto il suo fascino antico. Il territorio è segnato, infatti, dalla suggestiva vallata del rio Mascari, che separa il paese dal pianoro su cui si estende Sassari. Attraverso questa vallata scorrono una ferrovia e la SS131, che collegano Ossi con il resto della regione tramite una breve via secondaria.
Le tracce del passato si fanno risalire sin dall’età prenuragica, con suggestive necropoli come ”Noeddale” e ”Adde ‘Asile”, e nuraghi che narrano di una civiltà millenaria. Ma è con l’avvento dell’Età Giudicale che Ossi si inserisce nei documenti storici, citato per la prima volta nel Condaghe di San Pietro di Silki con il nome di Ogothi. Durante questo periodo, Ossi era un importante centro gestito direttamente dal giudice di Torres, inserito nel contesto del Giudicato di Torres. Passato sotto il dominio dei Malaspina nel XIII secolo e successivamente sotto la Corona di Aragona, il paese visse le tensioni della guerra tra la Corona d’Aragona e il Giudicato di Arborea per il controllo dell’isola. Le famiglie catalane, come i Fabra, i Viramont e i Guiò, hanno lasciato il segno nella storia di Ossi fino al XVII secolo, quando il paese passò ai Manca. L’attività agricola e pastorale caratterizzava la vita quotidiana, con le donne dedite alla filatura e al commercio di prodotti locali.
Nel 1821, Ossi entrò a far parte della provincia di Sassari, e nel 1839 il sistema feudale fu abolito con il riscatto ai Manca. Oggi, conserva gelosamente le tracce del suo passato, invitando i visitatori a scoprire la sua storia millenaria e a immergersi nella bellezza dei suoi paesaggi e della sua cultura.
Il centro storico di Ossi è ricco di edifici di pregio, tra cui la parrocchiale di San Bartolomeo, il palazzo baronale e le chiese di Santa Croce e di Santa Vittoria. Il Museo Etnografico, allestito all’interno del palazzo baronale, offre un interessante percorso alla scoperta delle tradizioni e della cultura locale. Nelle campagne di Ossi si possono ammirare siti archeologici di grande valore, come la necropoli di Mesu ‘e Montes, con le sue domus de Janas pluricellulari, e la necropoli di Noeddale.