La scuola di infanzia di Porto Torres cambia look, terminati i lavori
I lavori della scuola di Porto Torres. I lavori della scuola di infanzia G. Gabriel di Porto Torres sono terminati. A darne notizia il sindaco…
Continua a leggereI lavori della scuola di Porto Torres. I lavori della scuola di infanzia G. Gabriel di Porto Torres sono terminati. A darne notizia il sindaco…
Continua a leggereLa raccolta fondi a Porto Torres per aiutare i figli di Ana Cristina Duarte. Porto Torres conosceva Ana Cristina Duarte Correia, la 38enne vittima di…
Porto Torres, affacciata sul golfo dell’Asinara, in provincia di Sassari, è una città che vanta un passato glorioso testimoniato da siti archeologici di rilevanza internazionale e monumenti di inestimabile valore.
Nei pressi di Fiume Santo sono stati rinvenuti resti di animali risalenti al tardo Miocene, circa 9 milioni di anni fa, mentre la presenza umana è documentata fin dal periodo prenuragico. Nel comune si trovano numerosi nuraghi, come Nuraghe Nieddu, Nuraghe Minciaredda, Nuraghe Monte Aiveghe, Nuraghe Sant’Elena, e Nuraghe Ferralis, che costituiscono importanti testimonianze dell’antica cultura nuragica.
Durante il periodo romano, nel 46 a.C., fu fondata la Colonia Iulia Turris Libisonis, con un ponte romano che collegava la città ai campi di frumento della Nurra e ai giacimenti minerari. Nel medioevo, la città subì diverse dominazioni, inclusa quella dei Vandali e dei Bizantini, prima di diventare capitale del Giudicato di Torres-Logudoro. Tuttavia, il declino di Torres iniziò nel XII secolo a causa della malaria e delle incursioni piratesche, che spinsero la popolazione verso l’entroterra, contribuendo alla crescita di Sassari. Durante il periodo spagnolo, Porto Torres fu teatro di scontri e cambiamenti dinastici, fino a diventare parte del Regno di Sardegna nel 1720. Nel XIX secolo, con l’avvento dell’industrializzazione, la città conobbe un periodo di crescita economica grazie allo sviluppo del polo petrolchimico, che portò ad un aumento significativo della popolazione. Tuttavia, la crisi economica degli anni ’80 e ’90 portò al fallimento del polo industriale, lasciando la città in una difficile situazione di riconversione.
Il centro storico di Porto Torres, con le sue strette vie e i suoi palazzi signorili, conserva intatto il suo fascino antico. Il porto internazionale, con la sua imponente Torre aragonese, è un luogo di grande vitalità. Ancora oggi, il ponte romano sul fiume Mannu, risalente all’età imperiale, testimonia l’importanza strategica della città, mentre il parco archeologico di Turris Lybisonis offre al visitatore un’immersione completa nella vita quotidiana dell’epoca romana. La domus di Orfeo, con i suoi mosaici policromi, la domus patrizia dei mosaici e le terme Pallottino e Maetzke sono solo alcuni dei tesori da scoprire. La basilica di San Gavino, infine, è la più grande e antica chiesa romanica della Sardegna, è un vero e proprio gioiello architettonico. La sua cripta seicentesca custodisce le reliquie dei santi Gavino, Proto e Gianuario.
Porto Torres è un importante nodo di collegamento marittimo, offrendo connessioni con tutta la Sardegna e il resto dell’Italia.
Per chi viaggia in auto, la principale via di accesso alla città è la Strada Statale 131, che attraversa longitudinalmente la Sardegna e collega Porto Torres con Sassari, capoluogo di Provincia, e Cagliari. Da Cagliari, si percorre la SS131 in direzione Sassari e quindi Porto Torres, mentre da Olbia si segue la S199 e poi la S597 in direzione Sassari/Alghero, continuando sulla SS131 verso Sassari e successivamente Porto Torres. Da Alghero, si prende la SP42 dei Due Mari in direzione Porto Torres.
Per i viaggi via mare, ci sono collegamenti con Genova forniti dalla compagnia di navigazione Tirrenia e da Grandi Navi Veloci. Grimaldi Lines opera la rotta Civitavecchia-Porto Torres-Barcellona, mentre Sardinia Ferries e Corsica Ferries collegano Porto Torres con la Francia e la Corsica.