Eolico offshore, tra beghe e divergenze Alghero si schiera compatta contro i progetti

Il sindaco di Alghero assicura l’impegno contro i progetti per l’eolico offshore

Nessuno vuole il progetto di eolico offshore davanti alle coste di Alghero, anche se ci sono beghe e divergenze l’obiettivo è comune. Sul fronte del recente passato di centrodestra ricordano la loro contrarietà l’ex sindaco Mario Conoci e l’ex presidente del Consiglio regionale Michele Pais. L’opposizione ai progetti è netta anche sul versante centrosinistra, che guida Comune e Regione. In testa il cittadino Raimondo Cacciotto e l’unico consigliere regionale catalano, Valdo Di Nolfo.

L’ex sindaco Conoci

La contrarietà è condivisa, ma il fronte non è compatto. L’ex sindaco Conoci ricorda il suo impegno e conta nella continuità dell’attuale primo cittadino. “Denunciamo un metodo calato dall’alto: nessun coinvolgimento del territorio, nessun dialogo con le istituzioni, nessun rispetto per le prerogative comunali. Alghero e la Sardegna trattate come colonie, gravate da vincoli e servitù senza alcun beneficio – scrive Conoci -. Il sindaco Cacciotto alzi subito la voce e coinvolga i Comuni vicini e la Città metropolitana di Sassari”.

Il consigliere Di Nolfo

Ancora una volta il Ministero non coinvolge gli enti locali e agisce in totale autonomia, incurante del territorio, del popolo sardo e del suo parlamento – attacca il consigliere regionale Valdo Di Nolfo -. La Regione Sardegna e il Comune di Alghero non sono certo disposti a farsi mettere i piedi in testa.
Anche nell’ipotesi estrema che il Governo o il Ministero dovessero rilasciare un’autorizzazione la Regione Sardegna impugnerà tale atto in tutte le sedi giurisdizionali competenti”. Il consigliere della lista Uniti per Alessandra Todde spiega che le attività autorizzate dalla Capitaneria di porto, che hanno fatto scattare la reazione catalana, non riguardano interventi operativi. “Le indagini avviate in questi giorni davanti alla costa di Alghero non devono però ingannare i cittadini: non siamo davanti a un progetto imminente di pale eoliche, ma a rilievi preliminari che la legge non ci dà la possibilità di vietare. La battaglia contro il ministero inizia ora”.

L’ex presidente Pais

L’ordinanza della Capitaneria di porto arriva grazie a un “nulla osta” della Regione e ha scatenato l’attacco di Michele Pais. “Il problema degli impianti eolici, e dell’assalto alla nostra terra, al di là delle rassicurazioni della Regione, è difficilmente superabile per le rigidità del famigerato Decreto Draghi, che la Presidente Todde ben conosce – commenta l’ex presidente del Consiglio regionale . La situazione è ancor più grave, poi, in considerazione agli impianti off-shore, tutti appositamente ubicati al limite delle acque territoriali, rispetto ai quali le Regioni non contano nulla. E anche questo, la Presidente Todde lo sa molto bene.
È stato creato un sistema, dietro le follie green dell’Unione Europea, che ci lega le mani, e la leggina cd “aree idonee” approvata dalla Regione, è del tutto inefficace. E anche questo lo sa molto bene la Presidente Todde. E il nulla osta della Regione prova quanto sto affermando! Fortunatamente si sta lavorando per escludere il nostro mare dalla possibilità di installazione di impianti eolici. Una cosa è certa: facciano tutte le indagini che vogliono, non una sola pala verrà istallata nel nostro mare, contro la volontà dei sardi”.

Il sindaco Cacciotto

“Continueremo a difendere i diritti del nostro territorio con coerenza e fermezza, opponendoci senza esitazioni a progetti come questi, sicuri di avere al nostro fianco la Regione Sardegna che, qualora il Ministero dovesse autorizzare, impugnerà tale atto in tutte le sedi giurisdizionali competenti”. LO assicura il sindaco Raimondo Cacciotto. “Voglio ricordare che, già dopo poche settimane dal nostro insediamento, nell’agosto 2024, l’Amministrazione ha perseguito con determinazione questa linea chiara. Lo abbiamo fatto con la richiesta al Ministero, formulata con gli altri Comuni del territorio, di indire un’inchiesta pubblica che avrebbe garantito ai cittadini un confronto diretto con la multinazionale proponente del progetto “Mistral”. Sappiamo com’è andata: da Roma ci hanno chiuso la porta in faccia, derubricando la nostra richiesta di essere pienamente coinvolti”.

“In questo scenario caotico, frutto di anni di governi accondiscendenti e interessi particolari, è giusto sottolineare il ruolo determinante della Regione nel bloccare il proliferare di progetti tanto invasivi quanto discutibili. Ad Alghero – aggiunge –  non siamo certo rimasti fermi: abbiamo convocato commissioni consiliari congiunte, Urbanistica e Ambiente, organizzato un Consiglio comunale aperto, partecipato a trasmissioni di-  rilievo regionale e anche nazionale come Report e Presa Diretta, portando la voce della nostra comunità all’attenzione dell’intero Paese”.

“Nel mentre fa piacere constatare che, dopo anni di letargo, alcuni tra i massimi esponenti del pressappochismo si siano improvvisamente risvegliati dal torpore, tentando – seppur in modo maldestro – di ritagliarsi uno spazio nel dibattito pubblico. Tentativi, tuttavia, privi di proposte concrete e dunque di reale valore”.  Nel frattempo il Comune sta organizzando una seduta congiunta delle commissioni Urbanistica e Ambiente in cui coinvolgere i vertici della Regioni, le associazioni ambientaliste e le marinerie locali”.

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