Cosa dice il progetto per salvare la cala di Punta Negra.
Monitoraggio costante, contrasto e mitigazione dei fenomeni erosivi, così da favorire il ripristino, almeno parziale, della naturalità della spiaggia e del retrospiaggia nella cala di Punta Negra, gioiello ambientale incastonato sulla costa algherese di Fertilia. È il progetto discusso e approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale di Alghero guidata dal sindaco Mario Conoci, su proposta dell’Assessorato all’Ambiente.
“Prosegue un lavoro attento e costante a tutela delle spiagge e delle nostre coste – sottolinea Conoci – patrimonio ambientale di rara bellezza”. Tra le competenze amministrative del Comune di Alghero ricade la gestione di oltre 70 chilometri di coste e tra queste la spiaggia di Punta Negra, interessata da un importante processo erosivo generato da fattori naturali e antropici che hanno nel corso del tempo avuto effetti negativi. La particolare conformazione fisica e dimensionale definita a “tasca” della spiaggia, contribuisce ogni anno al depositarsi di grandi quantità di materiale vegetale, creando dei cumuli che soprattutto nel periodo invernale, riducono l’apporto naturale delle mareggiate di sedimenti fini e sabbia impedendo il deposito e contribuendo alla erosione. Inoltre, la cala subisce un costante fenomeno erosivo causato dalla pavimentazione dell’area retrostante alla spiaggia: durante le piogge infatti, l’area diventa corsia preferenziale di convogliamento e scorrimento delle acque superficiali che senza possibilità di essere assorbite dal terreno dilavano verso il mare e minano la conservazione e lo sviluppo della piccola duna naturale di retrospiaggia ancora presente. Fenomeno confermato dalle evidenze del Prof. Vincenzo Pascucci, professore ordinario di Geologia presso il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari.
“La Giunta ha quindi dato mandato agli uffici di procedere con ogni azione ed intervento ritenuta funzionale e necessaria al contrasto ed alla mitigazione dei fenomeni erosivi, con l’obiettivo di favorire il ripristino almeno parziale della naturalità della spiaggia e del retrospiaggia di Punta Negra” sottolinea l’assessore all’Ambiente, Andrea Montis. Nel dettaglio si procederà alla realizzazione di interventi di ingegneria naturalistica orientati al ripristino e la riqualificazione degli habitat naturali ante dunali, dunali e retrodunali, mediante accessi attrezzati, apposizione di barriere fisiche di delimitazione ed eliminazione delle specie vegetali alloctone, in difesa dalle azioni di natura meteomarine e antropiche che ne provocano il degrado (stabilizzazione del piede e del fronte duna e ripristino della continuità del cordone); saranno avviati interventi finalizzati alla protezione dell’arenile mediante la mitigazione dei processi di erosione dovuti al ruscellamento delle acque piovane sulle superfici dell’area retrodunale/retrospiaggia dello stesso arenile, ad oggi parzialmente interessata dalla presenza di un’area pavimentata sottoposta a divieto di sosta con Ordinanza n° 413 del 19/08/2021; Si interverrà infine con la rimozione della pavimentazione in cemento presente al fine di ristabilire i corretti equilibri di permeabilità idraulica e di consentire la rinaturalizzazione delle aree poste nel retro spiaggia riportandole alla condizione in cui si trovavano precedentemente alla impermeabilizzazione del piazzale precedentemente adibito a parcheggio. “Avviamo un processo di riqualificazione di un’area di pregio iniziando una rinaturalizzazione che parta dall’essenziale e che possa nel tempo restituire maggior bellezza a quei luoghi” conclude l’assessore Montis.