Chiosco nel Porticciolo di Alghero, i dubbi degli ambientalisti

I dubbi degli ambientalisti di Alghero.

La gestione dei beni ambientali in quel di Alghero spesso riserva non piccole sorprese, secondo l’associazione di ambientalisti Gruppo d’Intervento Giuridico. L’assessorato all’Ambiente della Regione ha risposto all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, compresa la revoca in via di autotutela del provvedimento unico Suap Alghero che ha autorizzato il posizionamento del chiosco e servizi balneari nella raccolta caletta del Porticciolo, qualora non sia efficacemente rispettato l’obbligo di tutela integrale delle dune e della vegetazione dunale.

È emerso che il servizio Valutazione impatti e incidenze ambientali dell’assessorato non ha dato il necessario parere positivo al termine della procedura di valutazione di incidenza ambientale, ha, infatti, archiviato la procedura, perché non sono state fornite dalla società Il Porticciolo s.r.l. le integrazioni e i chiarimenti richiesti per iscritto e nel corso di due riunioni tecniche.

Dal canto suo anche l’azienda speciale di gestione del parco naturale regionale di Porto Conte aveva richiesto esaustive integrazioni riguardo i sensibili impatti sugli endemismi, tenuto conto che “l’area in concessione ricade in larga misura su una superficie riferibile all’habitat 2110 dune embrionali mobili che si trova qui a mosaico con l’habitat 2230 Dune con prati dei Malcomietalia. Tale mosaico, a sua volta, ha contatti specifici con gli habitat 5210 Matorral arborescenti a juniperus spp e, sul lato prossimale all’arenile, con il 1210 ‘Vegetazione annua delle linee di deposito marine“.

In assenza del necessario parere vincolante conclusivo della procedura di valutazione di incidenza ambientale quale progetto è stato autorizzato con il provvedimento unico Suap, che ha autorizzato il posizionamento di chiosco con servizi balneari. si chiede l’associazione. Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, direttamente informato dal servizio Valutazione impatti e incidenze ambientali dell’assessorato, dovrebbe svolgere immediate verifiche in proposito.

La caletta all’attenzione degli ambientalisti.

La raccolta caletta del Porticciolo, sulla costa algherese, è particolarmente suggestiva. Tutelata con vincolo paesaggistico, rientra nel parco naturale regionale di Porto Conte. Gli ambienti dunali sono impreziositi dai tipici Habitat psammofili con alcuni rari endemismi come l’Anchusa crispa, eppure, ormai da tanti anni, ogni estate viene posizionato un chiosco con vari servizi balneari da parte della società esercente il campeggio contiguo esistente.

Nel corso degli anni la superficie in concessione è anche stata ampliata, così come sono stati realizzati vari sottoservizi attraverso le piccole dune. Tutto quanto, bene o male, è stato realizzato con le varie autorizzazioni, nonostante l’ordinanza balneare annuale emessa dalla Regione affermi testualmente: “È sempre vietata la sosta e/o l’occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione. Per dune si intendono accumuli sabbiosi situati nell’area retrostante la spiaggia, disposti parallelamente alla linea di costa, di forma irregolare dipendente dalla direzione dei venti dominanti. Nelle dune indicate con appositi segnali è interdetto il transito e l’attraversamento”.

Quest’anno lo dispone la determinazione degli Enti locali e Finanze della Regione. E anche quest’anno il Comune di Alghero, con il provvedimento unico Suap ha autorizzato il posizionamento di chiosco con servizi balneari.

In difesa del Porticciolo.

Ormai da parecchio tempo il Gruppo d’Intervento Giuridico prova a ricondurre a legalità e rispetto ambientale la fruizione della spiaggia del Porticciolo.

Oltre alla recente istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, compresa la revoca in via di autotutela del provvedimento unico Suap Alghero qualora non sia efficacemente rispettato l’obbligo di tutela integrale delle dune e della vegetazione dunale, il GrIG, rappresentato e difeso dall’Avv. Carlo Augusto Melis Costa, ha proposto ricorso al Tar Sardegna avverso il medesimo provvedimento SUAP.

L’azione legale è sostenuta in modo forte e determinante dal Comitato per Punta Giglio, da Italia Nostra – Sardegna, da Sardenya i Llibertat, da Legambiente – Alghero, da Asce, da ResPublica, da CamineraNoa, dal Movimento 5 Stelle di Alghero.

Numerose le illegittimità oggetto di ricorso, fra cui il preteso silenzio – assenso acquisiti per l’emanazione del provvedimento unico Suap; la carenza di adeguata valutazione degli endemismi, in particolare dell’Anchusa, sul sistema dunale, in contrasto con il complesso di provvedimenti di salvaguardia ambientale adottati in applicazione della normativa comunitaria in materia e il contrasto con le linee guida per la predisposizione dei piani di utilizzo dei litorali e l’ordinanza balneare regionale che prescrive la salvaguardia dei complessi dunali.

Con il ricorso al Tar Sardegna è stato chiesto l’annullamento del provvedimento unico Suap e la sospensione cautelare dell’efficacia, anche parziale, per evitare ulteriori pericoli al bene ambientale tutelato. Ora i giudici amministrativi valuteranno anche la recentissima documentazione acquisita.

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