Le Domus de Janas riconosciute Patrimonio dell’Umanità, Alghero capofila del progetto

domus de janas cacciotto

Alghero era il comune capofila del progetto che premia tutta la Sardegna.

Le Domus de Janas entrano ufficialmente nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La proclamazione è avvenuta nel pomeriggio del 12 luglio, durante la 47ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, svoltasi nella sede Unesco di Parigi.

Il riconoscimento premia l’alto valore culturale, archeologico e storico di questi antichi ipogei, simbolo della civiltà prenuragica e testimoni dell’ingegnosità delle prime comunità umane della Sardegna. Alla cerimonia era presente un’ampia delegazione politica, tra cui il presidente della Regione Alessandra Todde e il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto, in rappresentanza del Comune capofila della candidatura.

Il progetto è stato coordinato dal CESIM (Centro Studi Identità e Memoria) e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero, che ha guidato il lavoro in sinergia con altri comuni dell’isola. L’iter, lungo e articolato, ha coinvolto studiosi, tecnici, amministratori e comunità locali in un percorso condiviso, volto a valorizzare uno dei patrimoni più antichi e identitari della Sardegna.

Le parole del sindaco Cacciotto.

Il sindaco Raimondo Cacciotto, tramite i propri canali social, ha condiviso una dichiarazione che sottolinea il significato del riconoscimento per l’intera isola: “L’iscrizione nella lista del Patrimonio dell’Umanità delle Domus de Janas è un risultato storico per l’Italia e per la Sardegna, un traguardo importante sotto il profilo della conservazione e salvaguardia di questo tesoro unico, ma anche un’irripetibile occasione di sviluppo turistico ed economico per i territori che ospitano i siti, troppo spesso esclusi dai principali circuiti turistici”.

“Il riconoscimento internazionale – prosegue il sindaco – offre nuove prospettive e conferma che la Sardegna possiede un patrimonio storico inestimabile, di cui dobbiamo essere sempre più consapevoli per costruire un modello di crescita sostenibile, radicato nell’identità e nella storia dei luoghi. Siamo orgogliosi di questo riconoscimento, in particolare in riferimento alla Necropoli di Anghelu Ruju, uno dei gioielli del nostro territorio che, da oggi, potrà godere di maggiori attenzioni e risorse affinché le generazioni future possano conoscerla, viverla e apprezzarla come parte fondamentale della propria eredità culturale. Un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno reso possibile questo traguardo: istituzioni, tecnici, studiosi e comunità locali. Insieme, abbiamo scritto una pagina indimenticabile per Alghero e per tutta la Sardegna.”

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