Ginepro abbattuto ad Alghero, continua la protesta degli ambientalisti

La protesta per il ginepro abbattuto ad Alghero.

Dopo aver raccolto segnalazioni da parte di residenti, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) aveva inviato una specifica istanza di accesso civico per conoscere i motivi che han portato all’abbattimento di un esemplare secolare di Ginepro sulle dune boscate di Maria Pia, a due passi da Alghero.

La risposta da parte del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale – STIR di Sassari è stata che “in data 20 luglio 2020, la società Alghero In House Srl, società pubblica totalmente partecipata dal Comune di Alghero aveva comunicato all’Ufficio scrivente l’intenzione di procedere al taglio di 6 piante ormai secche, a causa di attacchi parassitari, che rappresentavano pericolo per l’incolumità pubblica a causa della compromessa stabilità”.

Veniva allegata “significativa ed esplicativa documentazione fotografica dello stato in cui versavano le piante”, mentre “il dott. Ferdinando Manconi, dottore agronomo, incaricato dalla Società Alghero In House, in data 28 luglio 2020 redigeva e depositava una relazione peritale postuma sulle condizioni vegetazionali e fitosanitarie in cui versava l’esemplare di Ginepro fenicio abbattuto”. In particolare, a posteriori, la perizia affermava che “’l’esemplare arboreo risulta ubicato in prossimità del percorso pedonale che, percorrendo la prima parte della pineta di Maria Pia, a partire dall’area di pertinenza dell’ospedale Marino, giunge fino alla spiaggia. Il castello si componeva di tre branche principali di cui due collassate verso il suolo a seguito di evento traumatico ed una, ancora verticale e terminante con chioma parzialmente vitale, prospettante sul percorso pedonale. Il legno scoperto manifesta esiti di agenti cariogeni e successiva colonizzazione di insetti xilofagi con ripercussioni sulla vitalità della pianta e sua stabilità strutturale”.

“In realtà, dalla documentazione fotografica effettuata prima del taglio definitivo del Ginepro risultano evidenti i tagli netti di due branche su tre. Nessuna considerazione sul dichiarato evento traumatico, che sembra molto simile all’opera di una motosega“, ha commentato il GrIG. Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale – STIR di Sassari ha espresso, postumo, il parere favorevole per il taglio di 6 alberi di pino e di ginepro.

“In estrema sintesi, la società Alghero in House s.r.l. – continua l’associazione ambientalista – individuava e procedeva al taglio di sei alberi di Pino e di Ginepro ritenuti fonte di pericolo per la pubblica incolumità. Dalla documentazione fotografica ante taglio definitivo emergono i tagli netti di due branche su tre del Ginepro secolare.  Dopo il taglio l’agronomo incaricato ha redatto una relazione peritale postuma e, infine, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale – STIR di Sassari ha fornito il proprio parere positivo postumo. In seguito, postumo e per i posteri, è rimasto sulle dune il tronco massacrato del ginepro. Segno inequivocabile dei tempi”.

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