Infiltrazioni mafiose ad Alghero, il sindaco: “Chi sa qualcosa denunci, non diffami sui social”

Polizia Alghero

Il sindaco Cacciotto interviene sulle presunte infiltrazioni mafiose ad Alghero

Il sindacato di polizia Siulp rilancia l’allarme sul rischio di infiltrazioni mafiose ad Alghero e scatena la reazione del sindaco. Che nel Nord dell’Isola arrivino i tentacoli della criminalità organizzata è in dato di fatto da anni e il Siulp si lamenta per la carenza di personale. “Per quel che riguarda sicurezza e Polizia di Stato, l’interlocutore del sindacato non era certo il Sindaco o l’Amministrazione comunale – replica Raimondo Cacciotto -. La giusta rivendicazione di personale aggiuntivo è evidentemente rivolta al proprio dipartimento. Non può però un sindacato portare avanti le proprie rivendicazioni, per quanto legittime, sulla carenza di personale e sull’organizzazione del lavoro, utilizzando la città di Alghero per ottenere risposte”.

Le denunce di Di Nolfo e del Siulp

Il consigliere regionale Valdo Di Nolfo è partito dal caso del barman pestato da turisti campani nel resort per evidenziare il rischio di infiltrazioni. “Non è una rissa estiva: è il sintomo di una deriva che va fermata – ha denunciato -. Serve rispetto per chi lavora, per le regole, per le nostre comunità. E serve ancora più attenzione ora che si parla del trasferimento in Sardegna di decine di detenuti al 41bis. Il rischio di rafforzare presenze mafiose nei nostri territori è reale”. Il segretario provinciale del Siulp, Massimiliano Pala, ha rilanciato sommando a questo episodio le intimidazioni dell’ultimo periodo. “La cronica carenza organica del Commissariato di pubblica sicurezza, che riduce drasticamente la capacità preventiva e investigativa -ha ricordato -. La pressione crescente di gruppi criminali organizzati, che perseguono il controllo delle attività economiche e turistiche attraverso violenza e intimidazione”.

Il sindaco di Alghero evidenzia ora la collaborazione tra istituzioni, Prefettura e forze dell’ordine. “È recente, del mese di giugno, anche la firma del protocollo d’intesa con la Prefettura in materia di prevenzione amministrativa antimafia e iniziative nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. Ciò che non è accettabile è che si parli di “vulnerabilità istituzionale”. Non permettiamo queste affermazioni, soprattutto a fronte del lavoro congiunto che il Comune di Alghero sta facendo in stretta collaborazione con la Prefettura e le forze dell’ordine”.

L’appello di Cacciotto

Il primo cittadino catalano dice di non voler negare l’esistenza di problemi, ma assicura l’impegno delle istituzioni per difendere Alghero e i suoi interessi. “Non ci nascondiamo di fronte ai problemi, anche le ristrettezze di personale lo sono, ma li affrontiamo con le armi che l’Amministrazione possiede, e l’arma principale è rappresentata dalla collaborazione con lo Stato, che perseguiamo costantemente”. Raimondo Cacciotto conclude il suo intervento con una strigliata a chi ha espresso opinioni in queste ore sulla presenza di infiltrazioni della malavita organizzata. “Mi auguro che, tutti coloro che hanno a cuore realmente il tema della sicurezza connessa alla presenza di micro e macro criminalità, sia cittadini che associazioni, non si limitino a denunce a mezzo stampa o diffamazioni sui social, che affronteremo nelle sedi opportune – conclude -, ma rappresentino ai magistrati gli elementi e le informazioni di cui sono in possesso. Così, realmente, si fa un servizio alla comunità”.

Condividi l'articolo