La pulizia ad Alghero.
P rove tecniche di pulizia ieri mattina nel litorale di San Giovanni ad Alghero. Si inizia con pulizia manuale dei rifiuti antropici , accumulo del legname e delle foglie in esubero.
“Iniziamo a sottrarre al mare, affinché non la rimetta in circolo, la tanta posidonia in esubero depositata dalle mareggiate invernali”, spiega l’assessore all’Ambiente Andrea Montis.
Secondo lo studio “Seagrasses provide a novel ecosystem service by trapping marine plastics”, pubblicato su Scientific Reports da un team di ricercatori dell’Universitat de Barcelona “Le praterie di posidonia oceanica – una fanerogama marina endemica del Mediterraneo che svolge un importante ruolo ecologico nell’ambiente marino – possono catturare le materie plastiche scaricate in mare e restituirle a terra”.
In buona sostanza tutto indica che la plastica viene intrappolata nelle praterie di posidonia. In queste praterie, le plastiche sono incorporate in agglomerati di fibre naturali a forma di palla – le egagropile o palle di Posidonia – da noi Buric, che vengono espulse dall’ambiente marino durante le mareggiate.
“Ecco che diviene fondamentale un processo di lavaggio che scarti la plastica e recuperi la sabbia, intrappolata nelle foglie in percentuali sino al 70% del loro peso, da restituire poi all’ arenile di provenienza – spiega l’assessore Montis – In questa direzione va l impegno dell amministrazione che, parallelamente all ambizioso percorso di realizzazione di un impianto in loco grazie alla collaborazione con provincia di Sassari e Consorzio industriale, invierà a recupero tutta la posidonia stoccata possibile restituendo la sabbia al litorale di provenienza. Una strada su cui Alghero è stata pioniera tre anni fa e che si intende proseguire con le novazioni che l’esperienza offre. È infatti forse il primo comune sardo che investe nella gestione sostenibile degli arenili trovando soluzioni ad un problema irrisolto da anni, con l’obbiettivo di conservare le nostre spiagge, bene ambientale molto prezioso e risorsa importante per il nostro turismo”.
Si inizierà dal tratto inziale di San Giovanni come concordato con gli operatori e anche raccogliendo i suggerimenti della scorsa stagione dei consiglieri anche di opposizione. “Uno sforzo, anche economico, che comunque non ha prezzo se si pensa agli aspetti di carattere ambientale turistico economico e sociale che l habitat costiero offre alla Sardegna e su cui Regione e governo dovrebbero decisamente puntare di piu”, conclude Montis.