Alghero ancora senza Sten e Punto nascita: i comitati denunciano ritardi

La situazione della sanità di Alghero.

Alghero non ha ancora il punto nascita e lo Sten, ovvero il servizio di trasporto in emergenza neonatale, nonostante l’accordo Stato-Regione. Sono alcune delle criticità evidenziate dai comitati Fiocchi azzurri Fiocchi rosa, Uniti contro la chiusura dell’ospedale Marino, Spontaneo a difesa della salute e Nuovo ospedale.

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Secondo quanto spiegato in una nota, lo Sten dovrebbe garantire il trasferimento sicuro ed efficiente dei neonati in situazioni critiche, dal centro di Terapia intensiva neonatale di riferimento, con un’équipe altamente specializzata. I comitati denunciano che i cittadini sono stati privati del Punto nascita e accusano le autorità di aver mentito sulla riapertura annunciata per i primi mesi del 2024. Ricordano inoltre che, nell’ultima campagna elettorale regionale e comunale, i candidati avevano dichiarato l’impegno prioritario verso la sanità, impegno che veniva supportato anche da tre miliardi di euro, e si chiedono che fine abbiano fatto tali somme.

Tra le altre criticità segnalate vi è quella relativa alle prenotazioni al Cup per visite ed esami specialistici. I comitati rilevano che per una visita di chirurgia vascolare con urgenza di 10 giorni non è possibile prenotare in tutta la Sardegna, se non tramite strutture private. Segnalano inoltre che il servizio di pediatria è attivo solo 12 ore al giorno, il che significa che, se un bambino si ammala dopo le 20, deve recarsi a Sassari.

In chiusura, i comitati sottolineano che li conforta sapere che l’oculistica, la chirurgia ortopedica e il day surgery siano attivi in maniera positiva, e rivolgono un plauso a tutto il personale sanitario che lavora incessantemente nonostante le difficoltà quotidiane. Ricordano ai vertici Asl, ritenuti corresponsabili del peggioramento dell’accesso alla sanità, che circa 10.000 famiglie sarde hanno deciso di non curarsi. Chiedono quindi agli amministratori locali di adottare toni più forti e decisi per garantire che la sanità pubblica rimanga un diritto per tutti.

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