Semi lockdown e messe vietate a Bono: è scontro con la chiesa

La nuova ordinanza del Comune di Bono.

Bono entra in semi lockdown dopo l’ordinanza firmata dal vice sindaco Nicola Spanu che ha fatto sapere come “il numero dei casi di coronavirus comunicato Ats è nettamente inferiore rispetto alle segnalazioni arrivate dai diretti interessati, che fa supporre un dato relativo a circa 300 positivi”.

La nuova ordinanza vieta ogni spostamento da e per il comune di Bono salvo che , comprovate e motivate esigenze lavorative, di necessità e di salute. Sono sospese le attività di ristorazione (fra cui bar e circoli). Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme.

Sospese anche le attività attività di servizi alla persona (quali estetisti e parrucchieri). orologeria/oreficeria. fioristi al dettaglio. commercio di abbigliamento e calzature. Resta consentita. ove possibile, la consegna a domicilio. Stop anche all’attività didattica in presenza presso le scuole di tutti gli ordini e gradi presenti sul territorio comunale. Chiusi anche il mercato, il cimitero e gli impianti sportivi.

Disposta anche la sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose in presenza di fedeli, compresi i funerali. Il rito funebre dovrà dunque essere celebrato direttamente al cimitero alla presenza dei soli stretti familiari, fino ad un massimo di 15 persone. Proprio su questo ultimo punto si è scatenata una battaglia con il parroco don Mario Curzu che ha comunicato di aver dato mandato per l’impugnazione dell’ordinanza.

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