Dopo gli incendi a Bonorva la rabbia: “La Regione non ci ascolta”

Incendio Bonorva

La rabbia del sindaco dopo gli incendi a Bonorva.

Il sindaco di Bonorva, Massimo d’Agostino, ha espresso forte delusione e rabbia nei confronti della Regione, denunciando di non essere stato ascoltato nelle sue richieste di misure preventive contro gli incendi. Nonostante i ripetuti appelli, gli ultimi roghi hanno continuato a colpire il territorio, sottolineando l’urgenza di interventi più efficaci e tempestivi da parte delle istituzioni regionali.

“Ogni anno ci ritroviamo a combattere con gli incendi sempre nei soliti punti, sempre col solito percorso, sempre con le stesse caratteristiche – ha affermato il sindaco Massimo d’Agostino -. Ogni anno si perdono beni materiali e si rischia tanto. Ci troviamo davanti a dei criminali che stanno conducendo una guerra crudele e pianificata. E allora la guerra si combatte con mezzi eccezionali. Bonorva è chiaramente presa di mira da tempo da questi criminali che ogni anno si divertono distruggendo il nostro territorio. E allora, la Regione ci aiuti nello scovare questi delinquenti che prima o poi faranno dei danni irreparabili”.

“Al Corpo Forestale vengano garantite le opportune risorse per dotarsi di strumenti di intelligence e di tecnologia che ci aiutino a sconfiggere quest’incubo. Le strade interessate sono sempre le stesse. Qualche decina di chilometri di strade che sono annualmente teatro di queste follie, i posti sono sempre quelli. E allora, droni, telecamere, pattugliamento concertato e tante altre misure possono aiutarci. Tempo fa scrissi le mie idee su come affrontare un problema cosi delicato e complesso. Lo feci come sindaco e come sindaco chiesi che tutti i sindaci venissero maggiormente coinvolti nelle scelte che riguardavano la stagione della lotta agli incendi. Naturalmente venni ignorato. Ora non mi aspetto destino differente”, conclude il primo cittadino.

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