Un museo per il re del western Carlo Simi: conto alla rovescia a Burgos

Mancano solo tre mesi all’inaugurazione del Museo Carlo Simi – Sad Hil a Burgos.

L’Associazione Culturale Carlo Simi annuncia che mancano solo tre mesi all’inaugurazione del Museo Carlo Simi – Sad Hill, a Burgos: uno spazio nel paese dedicato a celebrare l’opera del genio italiano che, attraverso la sua arte, ha forgiato leggende del cinema.

Simi non solo progettò scenografie indimenticabili, come il cimitero di Sad Hill, teatro dell’epico duello finale de Il buono, il brutto, il cattivo, ma diede vita anche, attraverso i suoi costumi, ad alcuni dei personaggi più iconici del grande schermo. Fu lui a plasmare l’immagine senza tempo dell’Uomo Senza Nome (Clint Eastwood), con il suo poncho logoro e il cappello a larghe falde, uno stile diventato sinonimo del western. Vestì anche l’indomito Keoma (Franco Nero), fondendo elementi tribali e classici per creare un eroe indimenticabile, e donò eleganza e forza a Jill McBain (Claudia Cardinale) in “C’era una volta il West”, trasformandola in un simbolo di sensualità e potere.

Il suo talento ha travalicato i generi, lasciando il segno anche in opere legate alla cultura spagnola, come “California” (1977), dove vestì Miguel Bosé e sua sorella Paola Dominguín Bosé, dimostrando la sua versatilità. L’opera di Carlo Simi troverà casa nelle terre di Burgos, precisamente nell’iconico borgo di Covarrubias, grazie allo sforzo instancabile e alla dedizione dell’Associazione Culturale Carlo Simi.

Un ponte tra Italia e Spagna: la collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e l’Associazione Camposecco Far West.

Un aspetto fondamentale di questo progetto è la stretta collaborazione con l’Italia, in particolare con il prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e l’Associazione Camposecco Far West. Queste partnership non solo arricchiscono il museo con materiali d’archivio inediti, ma rafforzano il legame tra due paesi che hanno scritto insieme la storia del cinema.

Grazie all’accordo con il Centro Sperimentale di Cinematografia, il museo potrà esporre documenti originali dell’archivio personale di Simi, oltre a recuperare materiale inedito delle riprese de “Il buono, il brutto, il cattivo”, conservato presso l’istituto romano.

Allo stesso modo, la collaborazione con Camposecco Far West—associazione dedicata alla preservazione delle location cinematografiche italiane—unisce due luoghi leggendari: Sad Hill in Spagna e Camposecco in Italia, dove furono girati oltre 70 film, tra cui numerosi Spaghetti Western.

“Questa collaborazione ci ha avvicinato ancora di più al ricco patrimonio culturale spagnolo”, ha dichiarato Alberto Corridori, presidente di Camposecco Far West. “Siamo onorati di lavorare con appassionati come Joseba del Valle e il suo team, e che la nostra passione varchi i confini italiani per radicarsi in Spagna.”

L’accordo è stato siglato alla presenza del maestro Eugenio Alabiso, leggendario montatore di Sergio Leone, che ha annunciato con entusiasmo di essere il primo a varcare le porte del nuovo museo in onore di Carlo Simi.

Un progetto globale.

L’Associazione Culturale Carlo Simi sta tessendo una rete di collaborazioni internazionali, posizionando Burgos come punto di riferimento per il cinema mondiale. Con l’arrivo di materiali storici da Roma, la regione dell’Arlanza-Pinares aspira a diventare un luogo unico per la storia del cinema europeo. In attesa di questo momento storico, l’Associazione desidera ringraziare tutti i sostenitori, in particolare i media, per il supporto ricevuto in questi anni.

Condividi l'articolo