Castelsardo ricorda Cinzia Pinna, un’installazione per le donne uccise

Due mesi senza Cinzia Pinna a Castelsardo.

Castelsardo è ancora scossa dal dolore per il brutale omicidio di Cinzia Pinna. La scomparsa della 33enne uccisa a colpi di pistola da Emanuele Ragnedda, tra l’11 e il 12 settembre, in Gallura, ha lasciato una ferita che non si rimarginerà più nel piccolo borgo del Sassarese.

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L’installazione contro i femminicidi.

La città ha celebrato la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne con un’opera Piazza Nuova. L’installazione“senza 2025” di Genesio Pistidda vuole simboleggiare quelle donne che non ci sono più. Le tante scarpe come impronte di donne che restano, anche se non ci sono più tra noi. Tra queste anche la compaesana Cinzia Pinna.

Cinzia Pinna.

La 33enne, figlia di ristoratori, era molto conosciuta in città. La giovane, ricordata come un’anima fragile, era nata e cresciuta nella cittadina. Il femminicidio di ConcaEntosa è stato uno dei delitti più cruenti degli ultimi anni in Sardegna. Cinzia si aggiunge all’elenco delle donne che hanno trovato la morte per mano della violenza maschile dal 2000 a oggi nel Nord Sardegna. Una storia recente che restituisce una lunga scia di delitti. Tanti nomi di donne, ognuna con le sue storie. E Cinzia Pinna era una di queste.

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