L’annuncio online e i bonifici per l’acquisto-truffa a Castelsardo.
Da una falsa compravendita di un trattore agricolo usato da parte di un anziano di Castelsardo su Internet è nato un caso giudiziario. Concluso, dopo anni, con un verdetto di assoluzione dall’accusa di truffa per i due imputati.
Secondo la ricostruzione della Procura di Sassari, i due imputati avrebbero pubblicato un annuncio sul sito “trattoriusati.com”, proponendo la vendita di un mezzo agricolo a un uomo di 83 anni, originario di Bonorva e residente a Castelsardo. Convinto della genuinità dell’offerta, l’acquirente aveva effettuato due bonifici, per un totale di 4mila euro, senza però ricevere il trattore né riuscire più a contattare i venditori.
L’indagine aveva portato al rinvio a giudizio di Nicola Furci, 57 anni, e Paola Crea, 49, entrambi di origini calabresi. I due erano accusati di aver utilizzato una sim card intestata a una persona ignara. Attivata in un negozio di telefonia dove Furci lavorava come dipendente. Per tale circostanza, a Locri era stato aperto un procedimento parallelo per il reato di sostituzione di persona.
Le accuse e l’imprevedibile evoluzione del processo a Sassari.
Durante il processo sassarese, l’accusa aveva chiesto otto mesi di reclusione per entrambi. Sostenendo che la sim e i contatti falsi avessero permesso di portare a termine il raggiro. Tuttavia, le verifiche successive avevano rivelato elementi di incertezza nella catena delle responsabilità.
Il giudice ha osservato che la persona alla quale sarebbero state rubate le generalità – e che in precedenza aveva denunciato Furci per calunnia – aveva deciso di non rispondere in aula. Nonostante il suo diretto interesse a confermare la propria versione dei fatti. Dalla sua eventuale testimonianza, secondo il tribunale, sarebbero potute emergere anche prove a carico dello stesso denunciante.
La sentenza di assoluzione.
In assenza di riscontri oggettivi, il giudice monocratico del Tribunale di Locri, Mario Boccuto, ha assolto Nicola Furci con la formula “perché il fatto non sussiste”. La decisione, depositata nel giugno scorso, è stata poi acquisita nel procedimento per truffa celebrato a Sassari. Come scrive La Nuova Sardegna, considerando che non è stato dimostrato alcun collegamento diretto tra gli imputati e l’attivazione della scheda telefonica utilizzata per la presunta truffa, il Tribunale di Sassari ha assolto anche Paola Crea, insieme a Furci.





