Monumenti Aperti a Chiaramonti, tutte le informazioni

Monumenti Aperti per la terza volta a Chiaramonti

Monumenti Aperti spegne 29 candeline e per la terza volta arriva a Chiaramonti, appuntamento domenica 25 maggio 2025. Sarà possibile infatti visitare 9 monumenti simbolo di fede, archeologia, arte e identità, e assistere a numerosi eventi speciali perlopiù ai Giardini Pubblici. Ma anche alla Casa Mannu, al Castello e all’Ex Caserm. Accompagnati da volontarie e volontari appartenenti alla Consulta giovanile, al Coro Doria e all’Istituto Comprensivo Satta-Fais, plesso di Chiaramonti.

“La manifestazione Monumenti Aperti ci offre la straordinaria possibilità di rendere accessibili al pubblico i nostri siti archeologici e monumenti – spiega il sindaco Luigi Pinna -. Non solo esaltandone la bellezza ma anche offrendo l’opportunità di immergersi nelle nostre tradizioni e nella nostra storia. Questo importante traguardo sarà raggiunto grazie all’imprescindibile supporto di volontari e studenti, che per l’occasione si trasformeranno in ambasciatori della nostra eredità. Guidando visitatori attraverso un viaggio indimenticabile alla scoperta di Chiaramonti, paese ricco di storia e tradizioni”.

I monumenti di Chiaramonti

Confermata anche per quest’anno la visita ai Ruderi del Castello dei Doria – antica Chiesa di San Matteo: sorgono in una località che, per sua natura, consente di ammirare buona parte della piana dell’Anglona, l’agro di Osilo, il Coros e i monti della Gallura. Il Borgo e il relativo castello nacquero in epoca medievale, probabilmente negli anni 1347-1349, ad opera dei Doria.

In località Su Murrone (visitabile dalle 9:30 alle 18), si possono ammirare le Domus de Janas. Un sito archeologico ubicato ai piedi del monte Cucullai, datato tra il IV e III millennio a.C.. Frequentato durante le fasi del Neo-Eneolitico di Ozieri, dell’Eneolitico, del Bronzo antico sino all’età romana. La necropoli sorge su una placca trachitica ed è composta da tre domus de janas di tipo pluricellulare con lungo ingresso a dromos.

Le chiese

Sulla sommità dell’omonimo monte, e adiacente al cimitero, verrà aperta anche la Chiesa del Carmelo, che faceva parte del Convento dei Carmelitani Antico costruito nel 1587 circa e soppresso con le leggi del governo italiano nel 1866. All’interno sono conservati due altari lignei di pregevole fattura, uno dei quali ascrivibile al 1700. Altro monumento sarà il cimitero comunale, dove sono state realizzate, negli anni seguenti all’ultimazione dei lavori (1879), delle tombe di grande valore artistico, commissionate da valenti scultori di riconosciuta fama isolana e non solo: Giuseppe Sartorio, Antonio Usai e Lorenzo Caprino.

Stando sull’aspetto religioso, la Chiesa di San Matteo, sede della parrocchia, si trova nel centro urbano e fu edificata alla fine del 1800 in sostituzione all’antica parrocchiale posta sul colle opposto. È in stile neoclassico, con blocchi di trachite rossa finemente lavorata. Al suo interno sono conservati alcuni dipinti del pittore Mario Paglietti. Spostandoci invece nelle campagne, in località Santa Maria Maddalena, verrà presentata la Chiesa Campestre di Santa Maria de Orria Pitzinna che in passato apparteneva all’antico villaggio di Orrea Pithinna. Fu citata in una donazione del 1205 della nobildonna Maria De Thori in favore dell’ordine Camaldolese che nel sito istituì un monastero. L’edificio di dimensioni ridotte è un gioiello dell’architettura religiosa romanica, caratterizzata dall’utilizzo di blocchi bicromi in trachite rossa alternati con blocchi di calcare bianco.

Le new entry confermate

Confermati per questa edizione due monumenti che furono new entry nel 2024: uno è l’Ex Caserma, edificata tra il 1873 e il 1878, su area resa gratuita dalla Municipalità alla Deputazione Provinciale di Sassari per l’erigenda “Caserma dei RR.CC. a cavallo”. Due i corpi di fabbrica: uno per uffici, abitazione, servizi, celle d’isolamento; l’altra per la scuderia. Dotata di corte interna con una cisterna, un’altra trovava collocazione innanzi all’ingresso principale.

L’altro è il Parco delle Sculture Funtanazza, nell’omonima località. Il sogno di Angelo era quello di poter creare un parco artistico in riva al lago con gli amici scultori, ma non ha potuto realizzarlo a causa della sua dipartita. Così dal 2012 al 2017 tutti gli amici scultori si sono riuniti per una settimana ogni anno e hanno costruito con le loro opere e quelle già presenti di Angelo, il parco che lui aveva tanto desiderato, diventato ora meta di tante persone che giungono in questo angolo di verde per ammirare la bellezza delle opere e la vegetazione che le circonda.

Infine, l’Ex Municipio, che sorse in quella che a fine ‘800 era la via principale del paese: via Grande, poi rinominata via Vittorio Emanuele, per ospitare insieme la Casa comunale e la Scuola. Il piano terra dell’edificio era adibito a scuola, a cui si accedeva direttamente dall’esterno attraverso due grandi portoni che nella mezzaluna in alto riportano la lettera S in ferro battuto, che sta per Scuola.

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