La fine del commercio locale a Sassari.
Con la chiusura di ”G.B. Losa”, ferramenta, che aveva aperto nel lontano 1870, a Sassari si spegne un’altra storica insegna. Il commercio sta cambiando in città, che nonostante il calo degli abitanti, sta vivendo un rapido periodo di espansione commerciale. Questa però prevede grandi marchi impadronirsi della città, a discapito però di storiche attività commerciali.
Solo il 20 novembre scorso aveva chiuso i battenti in città “Antonio Scarpa”, storico punto vendita di elettrodomestici che aveva aperto negli anni Sessanta, grazie alla lungimiranza del suo proprietario che aveva creato qualcosa di unico in Sardegna. Erano, infatti, gli anni del ”boom economico” e il settore dell’elettrodomestico stava avendo la sua massima espansione, ma nell’Isola era una novità perché l’Isola era ancora una società prevalentemente agricola. Purtroppo il mercato della grande distribuzione con i suoi grandi brand come Mediaworld, Euronics e altri, si sono impossessati della città, anche se i sassaresi per anni hanno preferito rivolgersi, come in tanti altri casi, ai negozi più storici perché creavano quella sensazione di fiducia e vicinanza.
Il centro si svuota.
Ma in città qualcosa sta cambiando e, purtroppo, molto velocemente. Così altre insegne locali hanno cominciato a spegnersi negli ultimi anni. Come Macro, che ha chiuso a febbraio tutti e tre suoi punti vendita a Sassari, Macomer e Olbia. Un altro logo sardo che ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte a loghi più forti e nazionali, che si basano su una più solida attività di branding. Tra il 2024 e il 2025 a Sassari hanno aperto numerosi grandi brand anche internazionali.
Tecnomat ha riaperto in una versione più grande con 9.000 metri quadri di locale, così anche Leroy Merlin, che ha aperto un punto vendita a Predda Niedda, che rappresenta a Sassari l’anima del commercio, a discapito del centro storico che si sta sempre più svuotando. Ma c’è qualche grande brand che ha scommesso sul salotto buono di Sassari. La Piadineria aprirà il suo secondo ristorante in Piazza d’Italia e sta cercando personale.
Nuovi marchi alla conquista della città.
Tuttavia questa apertura rappresenta una mosca bianca, perché il centro storico, luogo di storiche attività che stanno chiudendo, non è considerato dai grandi brand, che vedono Predda Niedda come zona maggiormente appetibile, anche perché si tratta spesso di grandi locali. Qui hanno aperto Arcaplanet, il secondo McDonald’s, Burger King, Roadhouse, Billy Tacos e aprirà anche Kfc (Kentucky Fried Chicken). Il marchio tedesco Kik ha scommesso sul quartiere Sacro Cuore aprendo il suo negozio di abbigliamento alla fine del 2024. Poi è previsto un terzo ristorante McDonald’s.
L’effetto nostalgia.
Mentre, sopratutto il centro di Sassari, sta vedendo morire storiche insegne, situate prevalentemente in centro storico, la città sta vedendo la sua trasformazione commerciale sulla stessa linea di quanto sta accadendo a Olbia e in altre città medio-grandi in Sardegna. Se è vero che attività più grandi stanno anche portando più lavoro a Sassari gli abitanti stanno vedendo con disincanto l’apertura di nuovi brand, accogliendo questo come una perdita della storia e dell’identità di Sassari, da sempre basata su storiche botteghe e negozietti locali.