Abbanoa chiede 4200 euro, il Centro Biasi di Sassari rischia la chiusura

Giovanni Fiora, Centro Giuseppe Biasi Sassari

Il Centro Biasi di Sassari rischia la chiusura.

Una bolletta da oltre 4.200 euro rischia di spegnere una delle realtà culturali più attive e longeve di Sassari. È quanto denuncia il presidente del Centro d’Arte e Cultura “Giuseppe Biasi”, il professor Giovanni Fiora, che non nasconde l’amarezza per un momento difficile, segnato da un progressivo calo degli iscritti e da costi sempre più difficili da sostenere.

L’associazione, che da decenni promuove l’arte visiva, la letteratura e la solidarietà, aveva immaginato di celebrare i 35 anni di attività con un concorso dedicato all’artista sassarese Angelo Maggi, recentemente scomparso. Il progetto, però, è stato bloccato proprio dall’arrivo dell’inaspettata richiesta di pagamento, che il presidente ritiene sproporzionata rispetto ai consumi effettivi.

Il Centro Biasi, con sede in via Padre Luca a Caniga, si è distinto negli anni per il suo impegno nella promozione dell’arte isolana, anche fuori dai confini della Sardegna. Ha ospitato mostre, corsi e incontri, restando sempre vicino alla Brigata Sassari e portando avanti iniziative benefiche a favore delle fasce più fragili della popolazione.

Di fronte alla denuncia del Centro Biasi, Abbanoa non arretra e sostiene la piena regolarità della somma richiesta. Secondo l’ente gestore, l’importo deriva da letture e calcoli che riflettono consumi realmente registrati, accumulati nel tempo. In netto contrasto con quanto dichiarato dall’associazione, l’ente idrico ritiene che ogni utenza debba contribuire al servizio idrico in base all’effettivo utilizzo e che eventuali rettifiche siano possibili solo dietro verifica documentale precisa.

Il Centro parla di un’ingiustizia che penalizza la cultura, mentre Abbanoa replica con il linguaggio della norma e del bilancio. Da una parte la passione, il volontariato e l’arte; dall’altra i conti da far quadrare e i regolamenti da rispettare. Una contrapposizione che, al momento, resta senza soluzione.

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