Aeroporto di Alghero dibattito acceso sui diritti d’imbarco
L’addizionale comunale sui diritti d’imbarco torna al centro del dibattito politico ed economico anche per l’aeroporto di Alghero. La proposta di una sua abolizione o riduzione sperimentale per lo scalo di Alghero divide politica e sindacati, ma mette d’accordo tutti su un punto: la necessità di rilanciare la Riviera del Corallo e ridare competitività all’aeroporto più fragile del sistema isolano.
L’ex sindaco Bruno
A rilanciare l’idea è Mario Bruno, ex sindaco di Alghero, che da anni si batte per un alleggerimento delle tasse aeroportuali. “Si sperimenti su Alghero il taglio dell’addizionale comunale, ma con patti chiari con i vettori: nuovi voli invernali e ritorno della base Ryanair. È assurdo che il 40% del costo di un biglietto aereo sia composto da tasse”, dichiara. Ricordando che nel 2016 il Comune aveva già aderito a una class action nazionale per il riconoscimento delle quote spettanti ai territori. Per l’ex consigliere regionale, Alghero deve diventare il laboratorio di una nuova politica di mobilità: “Serve coraggio, ma anche visione: meno tasse, più voli, più economia”.
Il segretario Cisl
Gianluca Langiu, segretario regionale della FIT CISL Sardegna, pur condividendo l’obiettivo del rilancio, invita alla prudenza. “Il rilancio di Alghero è una priorità, ma non può passare attraverso scelte che indeboliscono sicurezza e lavoro. Cinque euro di quella tassa finanziano il Fondo del trasporto aereo, che garantisce tutele salariali ai lavoratori del settore. Sospendere o abolire senza alternative certe significherebbe mettere a rischio sicurezza e occupazione”. Langiu propone una sperimentazione temporanea, sostenuta da fondi regionali o statali e limitata ai mesi di bassa stagione, accompagnata però da “impegni chiari delle compagnie su rotte e occupazione”. “Competitività e diritti devono andare di pari passo. Solo con equilibrio e responsabilità potremo rilanciare davvero Alghero”, conclude.
Il consigliere regionale
A chiudere il triangolo interviene anche Valdo Di Nolfo, consigliere regionale Uniti per Todde, che sposta il dibattito sul piano istituzionale. «L’addizionale sui voli non è comunale ma statale. Spetta al Governo eliminarla, ma la Regione non resterà ferma: siamo pronti a rimborsare lo Stato per la stagione invernale pur di difendere il diritto alla mobilità dei sardi».
Di Nolfo sottolinea l’urgenza di un segnale da Roma: «Questa tassa pesa sui biglietti senza portare vantaggi ai territori. Eliminare l’addizionale non è un favore, è un atto di giustizia. La Sardegna vuole volare, non elemosinare».
Tre visioni diverse, ma un obiettivo comune: restituire ad Alghero il ruolo di porta d’ingresso del nord-ovest sardo.
Bruno invoca coraggio e sperimentazione, Langiu chiede equilibrio e garanzie, Di Nolfo chiama in causa il Governo.
Un confronto acceso che, tra promesse e cautele, potrebbe accendere davvero i motori della prossima stagione aerea.





