Il caso dell’aggressione al vaglio del Gup di Sassari.
Il procedimento per la grave aggressione avvenuta a Sassari in via Pascoli è tornato ieri all’attenzione del gup, che ha respinto la richiesta di patteggiamento presentata da uno degli imputati maggiorenni. Il giudice ha ritenuto la pena concordata di 18 mesi insufficiente rispetto alla gravità dei fatti contestati.
L’episodio, risalente a settembre dello scorso anno, aveva coinvolto quattro giovani che rientravano da una festa. Due erano a piedi e due in motorino. All’altezza della via, uno dei minorenni alla guida di uno scooter aveva perso il controllo del mezzo ed era finito contro un’auto parcheggiata.
Dalla discussione all’aggressione.
Il proprietario della vettura, un militare, era sceso per verificare i danni dopo aver sentito il forte boato. Aveva manifestato l’intenzione di chiamare la polizia locale per chiarire la dinamica dell’incidente, ma i ragazzi avevano tentato di impedirglielo.
La situazione era degenerata rapidamente. Secondo la ricostruzione, un 19enne lo avrebbe colpito con una serie di pugni, mentre un altro giovane lo avrebbe bloccato alle spalle. Il terzo componente del gruppo, minorenne e ancora con il casco, avrebbe sferrato diverse testate. Un quarto ragazzo sarebbe intervenuto successivamente colpendo la vittima con altri pugni.
La moglie del militare, affacciata alla finestra, avrebbe assistito alla scena e avrebbe chiesto aiuto chiamando le forze dell’ordine e il 118. Il personale sanitario aveva poi trasportato l’uomo all’ospedale Santissima Annunziata.
Le condizioni della vittima dell’aggressione di Sassari.
La vittima aveva riportato numerose lesioni: trauma cranio-facciale, contusioni multiple, frattura del naso e un indebolimento permanente dell’udito. I medici avevano stimato una prognosi di trenta giorni.
Le posizioni degli imputati.
Per due minorenni il tribunale competente aveva già disposto la messa alla prova per undici mesi. Restano invece davanti al gup i due maggiorenni. Per uno di loro, la difesa e il pubblico ministero avevano trovato un accordo su una pena di 18 mesi, ritenuta però non congrua dal giudice, che ha restituito gli atti per la presentazione di una proposta rimodulata verso l’alto.
Per l’altro imputato maggiorenne l’udienza è stata rinviata a dicembre per l’assenza del difensore. La vittima si è costituita parte civile.
