Dissequestrato il beach club A-Mare di Alghero.
Il beach club A-Mare, stabilimento balneare situato nei pressi degli scogli di Calabona, ad Alghero, potrà finalmente riaprire i battenti. Il Tribunale del Riesame di Sassari ha infatti revocato il provvedimento di sequestro preventivo che era stato emesso nei giorni immediatamente precedenti l’apertura stagionale della struttura.
Il sequestro era stato disposto su richiesta della Procura ed eseguito dai carabinieri, che avevano anche utilizzato un elicottero per l’operazione. L’intervento, avvenuto poche ore dopo l’inizio dei lavori per il montaggio delle strutture, aveva provocato interrogativi e critiche, non solo da parte della società titolare, ma anche da parte di associazioni di categoria, come Confcommercio del Nord Sardegna, che erano intervenute nel dibattito pubblico.
Secondo la proprietà dello stabilimento, la decisione della magistratura ha restituito piena operatività alla società Bagni del Corallo S.r.l., controllata da MP Finance S.r.l., mettendo fine a una situazione che aveva generato gravi danni economici e organizzativi. Particolarmente colpiti, secondo l’azienda, erano stati i lavoratori stagionali e il comparto turistico locale.
L’amministratore unico Valentina Russo ha espresso profonda soddisfazione per la decisione del Tribunale, sottolineando come sia stata finalmente riconosciuta la correttezza dell’operato della società. Ha inoltre evidenziato che l’intera attività era stata condotta nel pieno rispetto delle normative vigenti e in collaborazione con le autorità pubbliche.
Il danno di immagine.
Russo ha anche criticato le modalità con cui era stato effettuato il sequestro, giudicandole sproporzionate e potenzialmente dannose per l’immagine dell’imprenditoria locale. A suo avviso, il ricorso a mezzi come un elicottero per un’operazione di questo tipo ha alimentato un clima di tensione ingiustificato e rischiato di disincentivare chi intende investire nel territorio. Ha quindi auspicato che la rimozione dei sigilli avvenga con rapidità, in modo da permettere alla struttura di avviare senza ulteriori ritardi la stagione estiva.
Secondo la società, simili episodi possono minare la fiducia degli operatori economici nelle istituzioni, in un settore che richiede programmazione, investimenti anticipati e certezza normativa. I vertici aziendali hanno inoltre ricordato come tutte le autorizzazioni per l’installazione delle strutture fossero state regolarmente ottenute e che il percorso amministrativo era stato condotto con trasparenza.
La sentenza
Come scrive La Nuova Sardegna, il Tribunale del Riesame di Sassari ha accolto l’istanza presentata dalla difesa e ha disposto la revoca della misura cautelare. Il collegio giudicante ha potuto esaminare nel merito la posizione della società, riconoscendone la regolarità dell’operato e l’assenza di violazioni.