Stabilimento A-Mare, continua la querelle col Comune di Alghero.
Il comune di Alghero ha inibito l’attività dello stabilimento A-Mare, gestito dalla società “Bagni del Corallo” a Calabona. La società ha deciso di esperire un ricorso d’urgenza al Tar regionale affinché l’efficacia dell’ordinanza sia sospesa d’urgenza. Non solo per salvaguardare l’attività dello stabilimento, a soprattutto per salvare il posto di lavoro delle 20 persone impiegate quotidianamente a vario titolo nella struttura.
Per l’ufficio edilizia privata del Comune di Alghero, che ha richiesto l’emissione del provvedimento, il Demanio regionale deve verificare se la struttura è idonea allo svolgimento dell’attività. Ma per lo stesso ufficio, la risposta sarà negativa, in quanto l’attività sarebbe incompatibile con quelle previste dal demanio regionale.
La società risponde e sottolinea che la concessione, precedentemente approvata anche dallo stesso ufficio comunale, prevede 3.360 metri quadri di area a terra occupata con opere di facile rimozione, di cui 280 metri quadri per pedana prendisole amovibile, per il posizionamento di lettini ed ombrelloni.
Il 23 luglio dal il Demanio regionale avrebbe anche inviato a tutti gli enti interessati una nota che con cui che sarebbe stato richiesto un incontro con le autorità competenti, volto a chiarire le rispettive posizioni, confidando che possa avere luogo con la massima tempestività. Come scrive La Nuova Sardegna, Sarà adesso il Tar della Sardegna a stabilire se, nel frattempo, lo stabilimento può riprendere l’attività.