Alghero rilancia sulla tassa di soggiorno e sfida il primato di Olbia

Alghero rilancia la tassa di soggiorno e sfida Olbia puntando al primo posto in Sardegna per il gettito della tassa di soggiorno. Il Consiglio comunale approva l’estensione dell’imposta a tutti i dodici mesi e introduce aumenti mirati nelle strutture extralberghiere e nei campeggi. La città vuole più risorse e un modello turistico che funzioni anche fuori dall’estate.

La maggioranza indica una rotta chiara e richiama la necessità di “destinare fondi a interventi concreti per il turismo”. L’obiettivo riguarda la costruzione di una destinazione attiva durante l’intero arco dell’anno. Gli aumenti servono a uniformare l’imposizione e a ridurre le differenze tra categorie. Servono anche a frenare l’abusivismo e a rafforzare gli strumenti di controllo.

L’assessora al Turismo, Ornella Piras, difende la scelta e rilancia la visione dell’amministrazione. “Alghero è una città viva dodici mesi l’anno, e deve essere trattata come tale”. Indica introiti superiori ai quattro milioni di euro e parla di un confronto costante con gli operatori. Sottolinea che il piano vuole più servizi e una qualità più alta dell’accoglienza.

La minoranza contesta il provvedimento. La Lega parla di “mani nelle tasche dei cittadini” e considera la misura “divisiva” e “inutile”. Chiede risultati tangibili prima di nuovi aumenti. Arriva anche la critica del consigliere Michele Pais, che interviene con una posizione netta: “Manca una motivazione dell’aumento della tassa di soggiorno per quanto concerne l’ordinamento giuridico andrebbe motivato il raddoppio, ci muoveremo nel consuntivo per cercare le motivazioni del raddoppio della tassa di soggiorno”.

Intanto Olbia prepara un proprio aggiornamento. Dal prossimo gennaio, il Comune applicherà un aumento delle tariffe e porterà il contributo da 0,50 centesimi a un euro per molte categorie di turisti. L’incremento non riguarderà gli hotel di lusso. Arriverà invece per chi soggiorna negli hotel a quattro stelle, negli affittacamere, nei bed and breakfast, negli agriturismi e nelle aree camper. La Giunta motiva la scelta con la crescita del numero delle strutture ricettive e con il maggiore utilizzo dei servizi pubblici. L’importo non cambiava dal 2022 e il Comune ritiene necessario un adeguamento alle esigenze di bilancio.

Il confronto tra le due città entra così in una fase decisiva. Alghero vuole il sorpasso e programma un 2025 con numeri più alti. Olbia aggiorna le tariffe e difende il primato. La sfida resta aperta e coinvolge i due poli turistici più forti del nord Sardegna.

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