Allarme in Sardegna per la variante inglese del coronavirus.
La Sardegna piomba nell’incubo della variante inglese del coronavirus. La conferma si è avuta ieri quando, nei laboratori dell’ospedale San Francesco di Nuoro, è stato sequenziato il genoma del virus. Immediatamente è partito il protocollo rafforzato di Ats che ha avviato il tracciamento a tappeto.
“Il Dipartimento di Prevenzione del Nord di Ats Sardegna, con il personale del Servizio di Igiene e sanità Pubblica, del distretto di Ozieri e del presidio di Ozieri, in collaborazione con le Usca, hanno subito applicato un protocollo rafforzato di controlli su un cluster identificato nel comune di Bono – spiega il commissario straordinario di Ats Sardegna Massimo Temussi – con tracciamenti a tappeto, che hanno portato all’identificazione e all’isolamento dei primi casi”.
L’Ats ha fatto partire il tracciamento rilevando un cluster di 5 casi a Bono, 1 a Sassari collegato a quest’ultimo e infine 1 a Nuoro. Nel paese del Goceano, il primo caso è stato individuato su un militare di rientro dal Libano risultato positivo al tampone molecolare. I contatti del giovane, rintracciati poco dopo, hanno fatto salire a 16 il numero dei contagiati, di cui 5 con la variante inglese.
“Su 5 campioni positivi – spiega il responsabile del Dipartimento di prevenzione zona nord Francesco Sgarangella – è stato effettuato ilsequenziamento che ha accertato che si trattata di casi di variante cosidetta inglese. Abbiamo subito notato una velocità maggiore nei contagi, tipica di questa variante”.
A Sassari, invece, è risultata contagiata una professoressa del liceo artistico, anch’essa tra i contatti del militare giunto dal medioriente. Per precauzione tutta la classe è stata messa in quarantena. finora nessuno degli studenti ha mostrato sintomi e con molta probabilità, nei prossimi giorni verranno sottoposti al tampone molecolare.