La Brigata Sassari in fila alla giornata del donatore

brigata Sassari

Grande partecipazione della brigata Sassari alla giornata del donatore.

 I Sassarini, donne e uomini della Brigata Sassari si sono presentati in massa al centro trasfusionale dell’Aou di Sassari per la giornata del donatore, 14 giugno. I militari al comando del generale Giuseppe Bossa, hanno risposto alla campagna di sensibilizzazione che l’Azienda di viale san Pietro sta portando avanti da tempo. Hanno compiuto  un gesto di grande generosità, che denota vicinanza alla popolazione e sensibilità nei riguardi di una problematica, la carenza di emocomponenti, che specie in Sardegna rappresenta un problema ricorrente.

La giornata mondiale del donatore

Ricorre ogni 14 giugno ed è nata per sensibilizzared evidenziare il valore della cultura del dono per aiutare. Ogni giorno, da qualche parte del mondo qualcuno deve sottoporsi a una trasfusione per curare una patologia o necessita di sangue per un intervento chirurgico.

Istituita dall’Organizzazione mondiale della Sanità nel 2005 per ricordare la data di nascita del biologo Karl Landsteiner che, nel 1900, scoprì il sistema AB0, il più importante tra i sistemi di gruppi sanguigni umani in ambito trasfusionale e co-scopritore del fattore Rh.

La soddisfazione del Centro Trasfusionale dell’Aou

ll direttore generale Antonio Lorenzo Spano, il direttore amministrativo Dolores Soddu, il direttore del Centro trasfusionale Pietro Manca, hanno incontrato il generale Giuseppe Bossa e dato il benvenuto ai militari.

“La Brigata Sassari ci è sempre stata vicino” – ha detto il direttore generale Spano – “e continua a farlo venendo qui, al nostro Centro trasfusionale, a donare. E per questo non possiamo che ringraziarli per questo atto di generosità. Ci hanno aiutato tantissimo, nel periodo Covid e questo denota la loro vicinanza alla cittadinanza.

“In Sardegna il problema del sangue è molto sentito”- continua Spano- “Per questo motivo è necessario rivolgersi a tutta la popolazione , chi vuole può farlo qui al nostro centro, o nei centri regionali o in quelli delle associazioni. C’è sempre costantemente una grande necessità di emocomponenti”

“In Sardegna infatti” -dice il direttore del Centro trasfusionale Manca – “c’è la necessità di potenziare quella cultura che porta alla concreta consapevolezza di diventare “donatori”, In particolare, è necessario incentivare il ricambio generazionale coinvolgendo, soprattutto, la fascia di età compresa tra i 18 e i 45 anni”.

L’Avis e le altre postazioni

In occasione della Giornata mondiale anche le Avis comunale e provinciale di Sassari hanno organizzato due raccolte nella Zona industriale di Predda Niedda. 30 le sacche raccolte con il contributo della Pubblicitas e del supermercato Tutti i giorni che hanno ospitato le autoemoteche nei loro piazzali. A queste si aggiunge la raccolta eseguita a Perfugas sempre dall’Avis.

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