Caldo africano nel Sassarese, temperature oltre i 40 gradi

caldo Sardegna

Caldo africano e allerta meteo in Sardegna.

Il caldo africano mette in allarme anche la provincia di Sassari. A causa dell’aumento delle temperature, il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile – Settore Meteo ha emesso in data odierna un avviso di condizioni meteo avverse, valido a partire dalle ore 12:00 di venerdì 13 giugno fino alle ore 18:00 di domenica 15 giugno 2025.

Durante queste ore le temperature saranno molto alte e l’aumento della colonnina di mercurio è previsto fino alla giornata di domenica 15 giugno. L’allerta riguarda in particolare le zone interne della Sardegna, dove si prevedono temperature massime elevate o molto elevate. Le giornate di sabato 14 e domenica 15 giugno saranno le più critiche: in alcune aree, come il Logudoro, la piana di Ottana e il Campidano, i valori massimi potrebbero localmente superare i 40°C. La situazione sarà costantemente monitorata dal Centro Funzionale per valutare la possibilità di una proroga dell’avviso nei giorni successivi.

I consigli per affrontare il caldo.

La Protezione civile regionale ha raccomandato alla popolazione di adottare comportamenti responsabili per proteggere la salute propria e altrui. Si raccomanda di evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, indicativamente tra le 12 e le 18, soprattutto per le categorie più vulnerabili. In casa è bene limitare il calore solare schermando le finestre con tende o persiane e favorendo la ventilazione degli ambienti. Dal punto di vista alimentare, è consigliabile optare per pasti leggeri, ricchi di frutta e verdura, e mantenere un’adeguata idratazione, evitando bevande alcoliche o contenenti caffeina. L’abbigliamento deve essere comodo, di tessuti naturali, possibilmente di colore chiaro, e dotato di cappello per chi si trova all’aperto. Particolare attenzione va prestata alle persone malate o non autosufficienti: è importante verificare che non siano troppo coperte e che l’ambiente in cui si trovano sia fresco e ben ventilato.

Le categorie considerate a rischio includono gli anziani, le persone non autosufficienti, i malati in fase di convalescenza, i bambini molto piccoli e i neonati, nonché coloro che assumono farmaci regolarmente o svolgono attività fisica o lavorativa intensa all’aperto.

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