Cane scuoiato a Sassari, una taglia di 5mila euro sugli assassini

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Caccia a chi ha scuoiato e ucciso un cane a Sassari.

L’uccisione del cane, scuoiato e smembrato a Sassari è diventato un caso nazionale. Quello che è rimasto del povero animale è stato trovato da un passante che ha allertato la polizia locale e le guardie zoofile. La foto oscurata che ritrae le crudeltà sul povero levriero, ha già fatto il giro del web ed è subito partita la caccia ai responsabili di quell’abominio.

Le immagini diffuse sono di una crudeltà inaudita. La razza del cane è stata riconosciuta solo grazie ad un’attenta ricostruzione. Sono tanti gli appelli per ritrovare chi ha ucciso il povero cagnolino e ora l’Aidda, associazione italiana difesa animali ed ambiente, ha offerto una ricompensa di 5mila euro a chi trova e fa condannare gli autori del massacro. L’associazione ha auspicato si faccia “una denuncia formale fatta davanti alle autorità preposte”, parlando di un orrore indescrivibile, un crimine il cui responsabile deve pagare la sua pena. Gli animalisti hanno fatto presente che purtroppo le leggi in Italia non sono abbastanza severe.

A Sassari recentemente si sono verificate diverse crudeltà verso gli animali. Pochi giorni fa, un piccione è stato impallinato e, a causa delle ferite, non potrà più volare. Gli autori hanno agito “per divertimento”, come denuncia anche la clinica veterinaria che lo ha curato. E’ di qualche giorno il ritrovamento di un altro cane morto, ucciso da una bastonata e mezzo sepolto sulla spiaggia di Platamona. Sono tanti quelli che si stanno chiedendo se tra questo ultimo gesto e quello del levriero ucciso c’è un’eventuale connessione.


   

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