I lavori all’ospedale al Materno infantile di Sassari.
Da mesi la scena è la stessa. Il cantiere del nuovo ospedale Materno infantile di Sassari resta immobile, nonostante la posa della prima pietra avvenuta a febbraio. Quello che doveva essere l’inizio di un progetto ambizioso per la sanità del Nord Sardegna appare oggi fermo. Eppure, lo scorso marzo, l’Aou aveva assicurato che tutto stava procedendo: “I lavori proseguono con regolarità, nell’ottica di garantire infrastrutture all’avanguardia e sicure per le future cure materno-infantili”.
La versione dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.
Secondo l’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, dopo la consegna dei lavori dell’11 febbraio, l’impresa appaltatrice aveva dato avvio a una serie di interventi considerati strategici e indispensabili per la realizzazione dell’opera. L’attenzione era rivolta in particolare al cantiere delle nuove camere mortuarie nel Palazzo Clemente. Le demolizioni edili e impiantistiche risultavano concluse e si sarebbe dovuto procedere con la ricostruzione delle pareti interne, con lavori destinati a terminare entro giugno. Quella scadenza avrebbe dovuto aprire la strada alla demolizione delle vecchie strutture delle camere mortuarie, nel cortile posteriore dell’ospedale civile Santissima Annunziata, e all’avvio degli scavi per la costruzione dei due piani interrati del nuovo complesso.
Tutto fermo all’ospedale Materno infantile di Sassari.
Ma giugno è ormai lontano e a fine ottobre tutto è rimasto esattamente come nel giorno dell’inaugurazione, alla quale avevano preso parte le più alte cariche istituzionali regionali e i vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari. Una cerimonia solenne, organizzata per suggellare con la posa della prima pietra un progetto ritenuto essenziale per il futuro dell’assistenza sanitaria dedicata a madri e bambini.
Le parole del direttore generale dell’Aou Sassari.
Per poter proseguire, erano state inoltre programmate le operazioni di demolizione della vecchia centrale termica e della cabina elettrica, strutture ormai obsolete situate nell’area destinata al nuovo complesso. “I lavori non sono fermi, ma si stanno svolgendo in maniera coordinata e progressiva – aveva affermato mesi addietro il direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano -. Stanno seguendo il cronoprogramma stabilito, oltreché le normative di sicurezza e qualità che contraddistinguono la nostra azienda”. Parole che oggi risuonano distanti, mentre il cantiere resta fermo.