Vertice per l’emergenza acqua a Sassari tra Comune, Regione, Enas e Abbanoa
In Comune a Sassari un vertice urgente tra il sindaco, Enas, Regione e Abbanoa per fronteggiare l’emergenza acqua. Dopo il delirio dei giorni scorsi si è deciso di dare vita a una task force e una collaborazione che mancava. Problemi di comunicazione mancanza di un piano B durante le emergenze sono i nodi cruciali che sono stati trattati. Al vertice c’erano il sindaco, Giuseppe Mascia, l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Piu, il presidente di Abbanoa, Giuseppe Sardu, l’amministratore unico di Enas, Marco Soriga, e il presidente del Consorzio di bonifica della Nurra, Gavino Zirattu.
L’assessore Piu: “Il vertice è andato bene”
“Il vertice è andato bene – sintetizza l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Piu -. Abbiamo firmato un protocollo e un accordo tra le amministrazioni, tra la Regione Sardegna, Enas e il Consorzio di Bonifica. Questo ci consentirà di attivare reti che serviranno in determinati momenti dell’emergenza e durante le chiusure del Coghinas, per evitare eccessivi disagi ai cittadini. Ci sarà un accordo per una comunicazione preventiva più efficace rispetto al passato. Finalmente, Abbanoa, Enas e le amministrazioni comunali iniziano a discutere, a parlare e, soprattutto, a trovare soluzioni condivise.”
Il sindaco Mascia: “”Servono comunicazioni tempestive”
“Il Comune di Sassari continuerà a collaborare attivamente con Enas e Abbanoa – commenta il sindaco, Giuseppe Mascia -, con l’obiettivo di garantire un servizio idrico efficiente e trasparente. È fondamentale che le comunicazioni siano tempestive e chiare, affinché i cittadini possano essere informati prontamente sulle eventuali interruzioni o interventi”.
Il presidente di Abbanoa: “Incontro positivo”
“È stato un incontro decisamente positivo – conferma il presidente di Abbanoa, Giuseppe Sardu -. Abbiamo ragionato soprattutto su due aspetti. Il primo è quello legato ad apportare una migliore sincronizzazione tra i vari interventi, in modo da minimizzare il disagio per i cittadini e per gli enti. Vogliamo evitare un susseguirsi scollegato di troppi interventi. Il secondo aspetto riguarda la comunicazione con gli enti, per migliorare alcuni aspetti che hanno condotto anche agli aumenti di divergenza e scarsa conoscenza di cosa stava succedendo. Noi veniamo dopo gli interventi dell’Enas e dobbiamo sapere quando l’acqua arriva, per poter poi avvisare i cittadini”.