Caro bollette, stangata a un bar di Sedini: “Quasi 6500 euro in 4 mesi”

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Il caro bollette colpisce un bar di Sedini.

Un esercizio del Sassarese deve pagare quasi 6500 euro per la luce. A ricevere la stangata un bar di Sedini, il Roxi Bar, dove la proprietaria, come tanti altri nel territorio e in Italia, ha dovuto fare i conti con il caro bollette che sta mettendo in ginocchio famiglie e attività.

La commerciante racconta di aver ricevuto due bollette, una a poca distanza dall’altra. “In una c’era l’importo di 2500 euro relativa a maggio e giugno – spiega Sebastiana Mattana, proprietaria del Roxi -. Così ho contattato la società energetica per farmi la rateizzazione. Mai avrei immaginato di ricevere un’altra bolletta ancora più alta: 3978 euro, di luglio e agosto. Ho chiesto la dilazione del pagamento e ora mi ritrovo a dover pagare due importi, ovvero quasi 6500 euro in soli 4 mesi. Una cosa assurda e vergognosa”.

Il caro bollette piove su altri bar di Sedini e della provincia di Sassari. “Abbiamo faticato tanto dopo la pandemia a metterci in piedi – si sfoga l’esercente di Sedini -, il Governo dovrebbe seriamente mettere dei paletti e impedire che mettano così difficoltà noi commercianti. Altrimenti ci vediamo costretti a chiudere. Ci sentiamo soli a dover affrontare questa situazione, che purtroppo dobbiamo constatare che è diventata al limite della delinquenza”.

Il caro bollette e le misure del Governo.

I dati dell’Osservatorio Segugio.it conferma l’aumento dei costi per luce e gas sia su base nazionale sia su base locale. Il caro bollette negli ultimi mesi, infatti, è diventato sempre più insostenibile. Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un nuovo decreto legge contenente misure di sostegno per le famiglie contro l’aumento dell’energia. Tra le novità principali, spicca anche la creazione di un nuovo bonus benzina di circa 80 euro che verrà integrato alla carta spesa “Dedicata a te” già destinata alle famiglie beneficiarie.

Il decreto legge ha prorogato i provvedimenti già in vigore per ridurre le spese per l’energia dei privati fino al 31 dicembre 2023 e includono la riduzione delle bollette dell’energia elettrica e del gas per i nuclei familiari economicamente svantaggiati. Questa riduzione si applica ai nuclei familiari con un ISEE fino a 15mila euro o fino a 30mila euro se hanno 4 figli. Inoltre, anche le famiglie con componenti in condizioni di salute gravi possono beneficiare di questa riduzione. L’obiettivo è ridurre la spesa per l’energia elettrica del 30% e per il gas del 15% rispetto alle tariffe attualmente praticate.

L’azzeramento degli oneri di sistema per il gas naturale. Questa misura mira a eliminare gli oneri aggiuntivi che gravano sulle bollette del gas, allo scopo di ridurre ulteriormente le spese per le famiglie. La riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le forniture di gas metano utilizzato per combustione per scopi civili e industriali, nonché per i servizi di teleriscaldamento e per l’energia termica prodotta con gas metano. Questo si traduce in una riduzione dell’imposta sul valore aggiunto per queste forniture e servizi, contribuendo così a ridurre i costi energetici per i consumatori.

Il governo Meloni sta accelerando sul processo di fine della maggior tutela per le bollette di luce e gas di famiglie e piccole attività. Il ministero per l’Ambiente ha recentemente approvato un decreto che stabilisce i criteri per la gestione della transizione di circa 9 milioni di clienti, passando da una bolletta della luce con condizioni stabilite periodicamente dall’Autorità per l’energia a una bolletta negoziata sul libero mercato con gli operatori, utility o rivenditori.

Secondo le nuove norme, entro il 10 gennaio dell’anno prossimo, gli utenti in tutela dovranno passare al libero mercato o verranno assegnati ad altri operatori tramite procedure competitive gestite dall’Acquirente unico. Il periodo di transizione si concluderà al massimo il primo aprile 2024. Anche per il gas, la fine della tutela è prevista per gennaio, ma verrà gestita in modo diverso. Attualmente, l’Autorità per l’energia Arera sta consultando per definire le condizioni del servizio di tutele graduali, che potrebbero essere simili all’offerta Placet. Saranno necessarie ulteriori decisioni per stabilire quali utenti dovranno obbligatoriamente uscire dalla maggior tutela, dato che attualmente vi sono 15 milioni di beneficiari.

Le persone non vulnerabili dovranno passare al libero mercato secondo le norme stabilite da un decreto legislativo del 2021, che definisce le persone in condizioni economicamente svantaggiate o con gravi problemi di salute che richiedono attrezzature mediche elettriche per il loro sostentamento, persone con disabilità, utenti in abitazioni di emergenza a seguito di calamità naturali e utenti con più di 75 anni. La quantificazione di queste persone non è semplice, ma si stima che gli utenti non vulnerabili nell’energia elettrica potrebbero essere 5 o 6 milioni su un totale di 9 milioni. Questo, secondo i dati di Segugio.it, permette di abbattere i costi della bolletta, diventando una vera e propria ancora di salvezza per le famiglie.

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