Le novità sul processo al cardinale Becciu.
È con un’iniziativa formale presso l’autorità giudiziaria italiana che i legali del cardinale Angelo Becciu hanno deciso di sollecitare un approfondito esame su quanto emerso nel corso dell’indagine che ha portato all’incriminazione del loro assistito. La decisione, spiegano in una nota, non rappresenta solo un diritto ma risponde a un dovere imprescindibile, alla luce delle rivelazioni considerate sconvolgenti emerse dalla lettura integrale delle conversazioni raccolte nel corso del procedimento.
Secondo quanto sostenuto dai difensori, proprio l’analisi della messaggistica contribuirebbe a delineare in modo chiaro un quadro di ingiustizia che, a loro giudizio, avrebbe segnato l’intero iter processuale ai danni del porporato. Un quadro che, precisano, sarà puntualmente sottoposto all’attenzione della Corte d’Appello.
I legali sottolineano come le condotte finite sotto osservazione non possano essere ridotte a episodi di scarsa rilevanza, né minimizzate ricorrendo alla presunta marginalità di dichiarazioni rese o taciute da testimoni e imputati. A loro avviso, si tratta invece di comportamenti che necessitano di una verifica scrupolosa da parte dell’autorità giudiziaria competente.
La nota diffusa dagli avvocati conclude rimandando alla Procura della Repubblica il compito di esaminare i fatti relativi alle condotte avvenute sul territorio italiano, valutandone la consistenza e accertando, laddove ve ne siano, eventuali responsabilità.