Il Tar Sardegna dà ragione al Comune di Sassari.
L’ordinanza che impone ai negozietti del centro storico di Sassari di chiudere entro le 21:30 è legittima, a stabilirlo è stato il Tar della Sardegna, che ha respinto il ricorso presentato da un commerciante sanzionato nell’agosto 2023 per aver ignorato il provvedimento. La decisione dei giudici amministrativi conferma così la validità della misura adottata lo scorso luglio dall’allora sindaco Nanni Campus.
L’ordinanza vieta l’apertura degli esercizi di vicinato – in particolare quelli che vendono alimenti, bevande alcoliche e generi misti – dalle 21:30 alle 7 del mattino, ma solo all’interno del perimetro compreso fra via Politeama, piazza Castello, via Brigata Sassari, corso Margherita di Savoia, Porta Utzeri, corso Vico, via Saffi, corso Trinità, piazza Mercato e viale Umberto.
Una misura pensata per contrastare l’abuso di alcol, gli schiamazzi notturni e i fenomeni di microcriminalità legati alla vendita nelle ore serali e notturne. Proprio uno dei primi commercianti colpiti dalla stretta si era rivolto al Tar dopo aver ricevuto la contestazione da parte della polizia locale. Gli agenti, durante un controllo serale, avevano inizialmente invitato l’esercente alla chiusura. Non avendo ricevuto collaborazione, erano tornati sul posto intorno alle 22, trovandolo ancora aperto. A quel punto era scattata la sanzione, formalizzata verbalmente per evitare disordini, dato l’elevato numero di clienti presenti.
Nel ricorso, l’imprenditore aveva sostenuto l’irregolarità dell’azione amministrativa e contestato il contenuto del verbale, dichiarandolo falso. Tuttavia, secondo i giudici, non avendo mai sporto querela per falso, le sue affermazioni non hanno trovato riscontro. Il Tar ha quindi respinto ogni punto dell’impugnazione, confermando la legittimità dell’ordinanza e delle sanzioni, tra cui una sospensione dell’attività per 30 giorni.