La tragica storia di Cinzia Pinna.
È stata la sorella di Cinzia Pinna ad aver denunciato la sua scomparsa, poiché la donna non rispondeva al telefono da diverse ore. La 33enne era andata a Palau a trascorrere la serata con alcuni amici la sera del 12 settembre. Qui l’incontro con Emanuele Ragnedda, noto imprenditore gallurese, reo confesso del femminicidio della giovane.
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Ancora non è noto cosa è successo quella notte, anche se c’è purtroppo un cadavere e numerose tracce ematiche sul luogo del delitto, che attestano il tragico epilogo della scomparsa di Cinzia Pinna. Diverse testimonianze dicono che la giovane, in stato alterato, si è allontanata a bordo di un’auto guidata dal 41enne arrestato. La 33enne non è più tornata da quella notte. La sorella Carlotta aveva lanciato diversi appelli e organizzato le ricerche della donna, tra Castelsardo e Palau.
“Questa è mia sorella Cinzia, la notte tra giovedì 12 e venerdì 13 è andata via da un locale a Palau – aveva scritto sui social Carlotta – non riusciamo a metterci in contatto con lei perché ha il cellulare spento, se qualcuno l’ha vista mi contatti rispondendo al post o in privato. Condividete. Grazie a tutti dell’aiuto”.
Sabato 20 settembre Carlotta aveva organizzato le ricerche di sua sorella, alla quale era molto legata. ”Ancora non abbiamo notizie di mia sorella Cinzia – aveva scritto in un post pubblico sui social -. se qualcuno avesse notizie concrete vi chiedo gentilmente di contattare me o le forze dell’ordine”. Il gruppo di ricerca era partito dalle 9:30 da Castelsardo. Purtroppo le ricerche non hanno dato esito, fino al tragico epilogo di oggi.





