Colonia felina a Bancali, dopo le proteste si apre uno spiraglio

La situazione di una colonia di gatti a Bancali.

Nei giorni scorsi la situazione di una colonia felina a Bancali aveva fatto esplodere una protesta di associazioni animaliste e polizia penitenziaria. Ora per i gatti presenti nel penitenziario si intravede una possibile soluzione, perché la direzione della struttura ha reso noto che sono in corso azioni concrete per affrontare la situazione, dopo le proteste per il recente divieto di nutrire gli animali.

LEGGI ANCHE: Gatti rinchiusi a Bancali, vietato dargli da mangiare 

Il sit-in.

Queste ultime, insieme a diversi cittadini amanti degli animali, hanno annunciato un sit-in pacifico per lunedì 4 agosto alle ore 18, proprio davanti all’ingresso della Casa Circondariale. L’iniziativa, promossa da numerose sigle animaliste nasce con l’intento di richiamare l’attenzione sulle conseguenze del divieto imposto dalla direzione. Secondo le associazioni, tale misura comprometterebbe il benessere degli animali, tutelato dalla legge 281/1991 e dall’articolo 544-ter del codice penale, e potrebbe generare ulteriori criticità anche all’interno dell’istituto penitenziario.

Le realtà coinvolte hanno sottolineato di non voler alimentare lo scontro, ma di auspicare piuttosto un confronto costruttivo. Hanno pertanto chiesto l’apertura di un tavolo con la direzione del carcere, l’Asl e le istituzioni locali, al fine di garantire un’alimentazione controllata, un piano di sterilizzazione e un’adeguata gestione sanitaria dei felini. L’obiettivo – spiegano – è trasformare una situazione problematica in un progetto positivo, che possa coinvolgere anche i detenuti in attività educative e di cura verso gli animali. Il sit-in annunciato per lunedì sarà apartitico e non violento: un’occasione, secondo i promotori, per dare voce a chi non può difendersi e trasformare una controversia in un momento di dialogo e civiltà.

Incontro a luglio.

Nel frattempo, la direzione del carcere ha riferito di un incontro svoltosi nel mese di luglio, dedicato proprio alla gestione della colonia felina. All’appuntamento avevano preso parte il direttore del Servizio Randagismo e Anagrafe Animali Nord Sardegna dell’Asl di Sassari, il vicesindaco Pierluigi Salis e la garante comunale per le persone detenute, Anna Cherchi. In quell’occasione, l’Asl si era impegnata a sostenere le spese per la sterilizzazione, mentre il vicesindaco aveva dato disponibilità a individuare soluzioni per la riallocazione dei gatti. La direzione, da parte sua, aveva manifestato l’intenzione di creare spazi recintati in cui custodire temporaneamente i felini dopo l’intervento, nel rispetto delle indicazioni medico-veterinarie, e di sviluppare un progetto che consenta ai detenuti di prendersi cura degli animali.

Nel comunicato diffuso dalla struttura, è stato inoltre chiarito il motivo dell’avviso di servizio che aveva generato malumori. La direzione avrebbe voluto tutelare da un lato la salute degli animali, spesso alimentati con avanzi della mensa inadatti e potenzialmente nocivi, e dall’altro la salubrità degli ambienti di lavoro, dal momento che i residui alimentari tendono a favorire la presenza di insetti e roditori.

Condividi l'articolo