Progetto chimica verde, a Sassari sì del Consiglio ma è scontro Brianda-Dettori

Approvato in Consiglio comunale l’ordine del giorno sulla chimica verde.

Consiglio comunale compatto o quasi a favore del protocollo sulla chimica verde. Giovedì 17 marzo il via libera dell’Aula all’ordine del giorno approvato lunedì 14 nella plenaria del Comunale, incastro di volontà dei comuni della provincia e del Tips, il Tavolo istituzioni parti sociali, sigla inclusiva di quindici attori del nord-ovest isolano, dai sindacati a Confindustria alla Camera di commercio. È il rilancio “dell’economia green e circolare” nell’area industriale di Porto Torres il cuore del documento, progetto con cui mantenere l’occupazione e crearne di nuova, favorendo “nuove soluzioni e prodotti biodegradabili” superando “l’uso dei derivati del petrolio”.

Si scrive poi di “bonifiche già avviate” così da liberare “aree industriali utili alla riconversione del sito” e, infine, di far rispettare e ridar vita al protocollo sulla chimica verde firmato ormai undici anni fa. Incaricato della rianimazione il presidente della Regione Christian Solinas, assente per malattia lunedì e riapparso ieri all’incontro su Identità e Migrazione sarda nell’Aula magna dell’ateneo turritano. A lui la riattivazione della cabina di regia come previsto dagli accordi e promesso a Villa Devoto, sede della Ras a Cagliari, il 3 marzo dallo stesso governatore alle parti sociali e ai lavoratori.

Su tutto questo, e altro ancora, i consiglieri sassaresi dicono sì con l’unica eccezione di Mariano Brianda che esprime contrarietà, propone di ripensare l’intero progetto, chiede bonifiche e di “mettere la salute al primo posto” valutando finalmente l’uso di energie alternative. Il sindaco Campus ribatte puntualizzando che, nell’odg, “non si parla di creare biomasse o nascondere sottoterra degli inquinanti né c’entrano le bonifiche che toccano all’Eni”. A sorpresa sull’ex candidato sindaco arriva poi il fuoco amico del collega Marco Dettori che, dati alla mano, smentisce l’intervento del sodale di partito. “Alcuni terreni sono già bonificati, e si sta continuando a operare in questo senso – afferma Dettori che sottoscrive la bontà delle intenzioni sul tema – il progetto deve avere valenza nazionale e internazionale”. Poi, in separata sede, annuncia che Brianda “ha parlato a titolo personale e non come esponente di Futuro Comune”. E chissà se è solo un incidente di percorso o l’avvisaglia dell’ennesima separazione a sinistra.

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