Coronavirus, i Giovani imprenditori chiedono la chiusura di porti e aeroporti

Le dichiarazioni del Roberto Cesaraccio

“In questo momento di grande incertezza che stiamo vivendo tutti – dichiara il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Sardegna Roberto Cesaraccio – è venuto il momento di fare delle scelte, scelte coraggiose, e forse anche impopolari, che però possono mettere al riparo il nostro sistema sociale, sanitario ed economico”.

“Esattamente come si fa nelle aziende, quando accade un evento importante che rischia di far soccombere l’impresa, si rallenta un attimo per capire quale direzione si sta prendendo e se la nostra azienda sia in grado, con le risorse umane, strutture e attrezzature, di gestire l’evento. In questo momento, può essere di aiuto rallentare, chiudendo porti e aeroporti alle persone, limitando il più possibile gli accessi e le uscite da e per i nostri territori per un tempo utile a limitare il diffondersi della malattia, garantendo solo l’accesso e l’uscita delle merci. Monitorare il contagio ed evitarlo. Se continuiamo a permettere alle persone provenienti da tutte le parti d’Italia di muoversi liberamente non saremo mai in grado di farlo. Abbiamo un grande vantaggio questa volta, siamo un’Isola.Non possiamo permetterci di ammalarci tutti, se il sistema lombardo rischia il collasso, il nostro praticamente, è un gigante con i piedi di argilla”.

“Riteniamo che le azioni che debbano essere messe in campo siano la chiusura di porti e aeroporti, il monitoraggio dei casi presenti in Sardegna, la messa in sicurezza dei territori, il ripristino della normalità e continuo monitoraggio e infine riaprire ai flussi moderatamente e con protocolli severi”.

“Diversamente rimarremo sempre nell’incertezza e le nostre aziende ne saranno sempre danneggiate – continua il presidente Cesaraccio – . Dobbiamo far ripartire il turismo e l’unico modo è tenere la situazione sotto controllo e poter ridare fiducia ai turisti. La chiusura totale del traffico deve essere gestita molto bene dal punto di vista mediatico per farlo diventare un vantaggio e non un ulteriore svantaggio. Chiediamo anche alla stampa di unirsi a noi per poter trasmettere un messaggio di serietà e positività. Una misura come questa se ben gestita può avere effetti positivi sulla destinazione Sardegna”.

“Facciamo un appello a tutte le nostre imprese associate e ai nostri colleghi imprenditori di mettersi a disposizione della Regione per cercare per quanto in loro potere di agevolare il lavoro di assistenza e di aiuto. Chiediamo ai nostri colleghi di istituire delle procedure aziendali che possano garantire la continuità aziendale e la salvaguardia del lavoro: facilitare il lavoro da casa, riorganizzare i turni di lavoro e ridurre al minimo indispensabile i contatti con i clienti e i fornitori. Oggi più che mai è necessario il rigore.

“Non vogliamo naturalmente sminuire il grande lavoro che la Regione sta portando avanti in queste ore, anzi questo messaggio vuole essere un incoraggiamento per prendere delle decisioni forti sapendo che dalla loro parte c’è anche il nostro movimento. Alle istituzioni regionali chiediamo il supporto necessario per poter continuare a lavorare, per garantire la sicurezza dei lavoratori. Nella speranza di poter ritornare il prima possibile ad una situazione di normalità, invitiamo tutti e prima di tutto noi stessi, cittadini, imprenditori e politici, ad avere senso di responsabilità”, conclude il presidente Roberto Cesaraccio.

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