Allarme coronavirus, nelle chiese di Sassari nessuna paura: “Chi ci ammazza”

Il coronavirus non intimorisce i parroci.

L’incubo coronavirus al momento non intimorisce le diocesi del nord Sardegna. Soprattutto nella provincia di Sassari, dove i sacerdoti si sentono tranquilli e minimizzano il rischio.

“Al momento non abbiamo attuato alcuna restrizione. In questi casi decide la diocesi che si adegua alle normative del servizio sanitario regionale – afferma monsignor Marco Carta, parroco di San Nicola a Sassari -. In Sardegna non si è registrato nessun caso. Probabilmente per questo non si è reso necessario asciugare l’acquasantiera o evitare il contatto tra i fedeli con il gesto della pace”.

Qui a Ittiri non ci ammazza nessuno, nemmeno il coronavirus – sdrammatizza don Nicola Carta, parroco di San Pietro in Vincoli -. Non abbiamo adottato alcuna precauzione e non abbiamo alcuna preoccupazione. Mi pare si stia esagerando. Piuttosto vorrei un’epidemia al contrario. Quella del bene, spero ci contagi tutti”.

Più seria la posizione di altri sacerdoti del Nord Sardegna, di diverse diocesi. “L’indicazione in alcune diocesi del nord Italia è stata quella di consegnare la Comunione in mano e non in bocca. Per ora facciamo come sempre. Rimane l’acqua santa, così come il segno della pace e l’ostia in bocca. Finché non vi saranno indicazioni precise e certe dai vescovi, noi non possiamo prendere alcuna iniziativa”, spiegano.

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