La prima ricostruzione della vicenda.
Sono continuate per tutta la giornata le verifiche in località Porto Botte nel comune di San Giovanni Suergiu dopo il rinvenimento, poco dopo delle 22 di ieri, di un cadavere di un uomo completamente bruciato.
Sul posto era intervenuta una squadra dei vigili del fuoco di Carbonia per spegnere l’incendio che aveva interessato delle sterpaglie e un’autovettura a intestata ad una 45enne di Villaperuccio, che poi si è scoperto essere intestata la moglie dell’uomo ritrovato a circa cinque metri dal veicolo.
Secondo la ricostruzione l”uomo, 45enne di Villaperuccio, dopo aver trascorso la serata in un chiosco della località balneare in compagnia di amici, poco dopo le 20 e 30 si è allontanato da solo alla guida dell’auto, inoltrandosi nell’isolata stradina campestre che collega la località con le saline di Sant’Antioco. Dopo aver percorso circa tre chilometri, per cause in corso di accertamento, nell’eseguire verosimilmente un’imprudente manovra è rimasto coinvolto in un’incendio che ha distrutto completamente l’auto, mentre cercava di abbandonare il veicolo senza però riuscire a mettersi in salvo, soccombendo al fumo ed alle fiamme.
Per le indagini, sono subito arrivati sul posto carabinieri delle stazioni di San Giovanni Suergiu, Narcao e Santadi, del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Carbonia, insieme agli specialisti della prima e seconda sezione del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, che oltre a sentire numerose persone informate dei fatti, hanno operato accurati rilievi tecnici e fotografici.
Presente anche il medico legale ed il pubblico ministero, che hanno disposto l’esame autoptico del cadavere per songiurare definitivamente ogni dubbio sulla ricostruzione della dinamica. L’autopsia verrà eseguita lunedì mattina nella camera mortuaria della clinica universitaria di Monserrato.