Gli episodi risalgono al periodo tra il 2013 e il 2015.
È cominciato in Corte d’Appello il processo di secondo grado nei confronti di due agenti della Polizia di Stato e di un terzo imputato accusati di corruzione e peculato. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2013 e il 2015.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli episodi contestati riguardano la sottrazione di una somma di denaro a un giovane fermato per il possesso di oltre due kg di marijuana. Il denaro, circa cinquemila euro, sarebbe stato successivamente diviso tra gli agenti e un informatore.
Un ulteriore episodio contestato riguarda la presunta attività di agente provocatore svolta da un terzo imputato, che avrebbe favorito l’arresto di un sospetto spacciatore.
Le richieste dell’accusa e l’andamento del processo.
Nel corso dell’udienza, il procuratore generale ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado. Proponendo però alcune riduzioni di pena per intervenuta prescrizione di uno dei reati contestati. È stata inoltre avanzata la richiesta di revoca della sospensione condizionale della pena per uno degli imputati, in relazione a un episodio di ricettazione di un orologio.
La discussione ha ripercorso le principali fasi delle indagini condotte tra il 2013 e il 2015. Durante le quali erano emersi numerosi elementi che avevano portato al rinvio a giudizio dei tre.
Udienza aggiornata al 18 dicembre.
Come scrive La Nuova Sardegna, il collegio giudicante, presieduto dal giudice della Corte d’Appello di Sassari, ha ascoltato le prime arringhe difensive e aggiornato l’udienza al 18 dicembre, quando prenderanno la parola gli altri legali.




