Davide Budroni è morto mentre era coi carabinieri a Chiaramonti
La morte di Davide Budroni, mentre era stato ammanettato dai carabinieri, ha scosso la comunità di Chiaramonti e la Procura di Sassari ha aperto un’inchiesta. In tanti mercoledì mattina hanno assistito a quelle fasi concitate nel centro del paese. La morte di un uomo per malore improvviso era la notizia arrivata alla stampa. Ma il comunicato diramato tre giorni dopo dai carabinieri ha fatto emergere che il decesso era arrivato mentre i militari stavano fermando l’uomo. A chiamarli era stata una barista perché l’uomo stava creando problemi sulla porta del suo locale.
“Aveva un’anima gentile”
In tanti a Chiaramonti conoscevano Davide e lo descrivono come una brava persona, con qualche problema e tanta solitudine. “Pochi giorni fa ha mandato un telegramma con le sue condoglianze per mio padre e adesso lui stesso lo ha seguito – ricorda una compaesana -. Aveva un’anima gentile come pochi“. Il lutto interno alla sua comunità ha varcato i confini di Chiaramonti col comunicato dei carabinieri. I militari hanno spiegato che mentre cercavano di calmarlo “improvvisamente il soggetto si è scagliato contro uno dei carabinieri, provocandone la reazione“. In quei momenti concitati, spiegano, “l’uomo è caduto a terra e a quel punto sono riusciti ad ammanettarlo con le mani dietro la schiena”. I carabinieri avevano già chiesto l’intervento del 118, “dopo pochi minuti, però, il soggetto ha avuto un malore“.
Quando i soccorritori sono arrivati hanno provato a lungo a rianimarlo, ma invano: Davide Budroni è morto lì, davanti al bar. “Ha reso l’anima a Dio il nostro fratello Davide Budroni – annunciano dalla parrocchia San Matteo apostolo -. La data dei funerali sarà resa nota appena possibile”. Prima dell’ultimo saluto ci saranno gli esami disposti dalla Procura. Martedì 31 gennaio sarà eseguita l’autopsia per fare chiarezza sia sulle cause della morte sia sull’operato dei carabinieri arrivati dalla vicina Stazione di Martis.