Deceduto per aneurisma, assolti i medici a Sassari. La moglie: “Morto due volte”

Carlo Dessole morì in ospedale nel 2018 per un’aneurisma.

Oggi, il tribunale di Sassari, ha assolto 9 medici della Chirurgia vascolare dall’accusa di omicidio colposo, dopo la morte di Carlo Dessole, 73enne pensionato sassarese. Il giudice Claudia Sechi ha stabilito che “il fatto non sussiste”, scagionando così il personale medico che, secondo la sentenza, hanno agito correttamente e non hanno causato la morte del loro paziente.

Il pubblico ministero Paolo Piras, nell’udienza precedente, aveva chiesto la condanna per sei imputati e l’assoluzione per tre. La Procura aveva contestato ai medici un atteggiamento eccessivamente attendista, che avrebbe ritardato un intervento urgente, poi risultato fatale.

La tragedia risale al marzo del 2018, quando Dessole era stato ricoverato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata con la richiesta di un immediato intervento in Chirurgia vascolare. L’operazione, necessaria per la sistemazione di uno stent coronarico, fu eseguita solo otto giorni dopo il ricovero. A distanza di 24 ore dall’intervento, l’uomo morì per un aneurisma.

Una tragica fatalità dunque per il pensionato, ma la moglie ribadisce che il marito fu ucciso e oggi, con l’assoluzione dei medici, per la seconda volta. A scagionarli sono state le due ultime perizie disposte dal giudice, insieme alle consulenze di parte e alle prove documentali e testimoniali presentate dalla difesa. Tutti gli elementi hanno confermato la correttezza della loro condotta.

Condividi l'articolo