A ottobre aumento record di detenuti stranieri nelle carceri sarde, a Bancali si arriva al 31,1%
Nel mese di ottobre si è registrato un aumento record di detenuti stranieri nelle carceri sarde, a Bancali sono il 31,1 per cento. Lo rivela l’associazione “Socialismo diritti riforme” in base ai dati del Ministero della Giustizia. Il numero maggiore di detenuti stranieri in assoluto si registra nel carcere cagliaritano di Uta con 188 persone arrivate da lontano, che sono il 25,5% dei presenti. A Sassari gli stranieri sono 172 su 552 detenuti. A Tempio sono solo 4 su 165 mentre il record assoluto va alla casa di reclusione di Onanì-Mamone, è la struttura più internazionale con 107 stranieri su 192.
“Ministero e Dipartimento della Giustizia continuano e riversare nell’isola senza sosta detenute/i – spiega Maria Grazia Caligaris, presidente di Socialismo diritti riforme -. I dati di ottobre fanno registrare infatti un’impennata di presenze straniere, con una percentuale che sfiora il 30%. A fronte di 2.547 (per 2.479 posti) persone private della libertà 746, pari al 29,2%, sono straniere, prevalentemente extracomunitarie, giunte nell’isola da altre strutture detentive della Penisola. Un autentico record anche in considerazione della crescita del 20,3% nell’ultimo mese. A settembre i detenuti stranieri erano infatti ‘solo’ 620“.
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“Attualmente è cresciuto notevolmente anche il numero delle donne nelle sezioni di Cagliari-Uta (32) e Sassari-Bancali (24) – continua Caligaris -. Senza che questo abbia comportato un miglioramento dei servizi. Spesso i trasferimenti avvengono senza che le persone possano portare con sé il vestiario e i propri oggetti personali e sono costrette ad aspettare mesi, e spesso a pagare il viaggio del bagaglio lasciato nelle carceri di provenienza”.





