Dopo le minacce con la pistola al tabaccaio l’evasione dai domiciliari per una schedina a Olmedo
Dopo neanche una settimana ai domiciliari la febbre del gioco lo ha portato all’evasione: uomo di Olmedo finisce in carcere. Prima le minacce con la pistola a un tabaccaio per problemi durante il pagamento di una giocata del lotto. Ora l’evasione da casa per andare in un’altra ricevitoria a giocare.
Sabato 18 ottobre i carabinieri erano intervenuti in una tabaccheria di Ittiri dove il titolare aveva denunciato le minacce di un cliente. L’uomo non era riuscito a pagare col bancomat una giocata al Lotto e sosteneva che il titolare lo stesse imbrogliando. A quel punto aveva tirato fuori una pistola e lo aveva minacciato di morte. Quando sono intervenuti i carabinieri hanno scoperto che non aveva solo un’arma, ma una Santa Barbara. In casa aveva tre pistole regolarmente detenute grazie al porto d’armi. Ma deteneva illegalmente tre pistole a salve, prive di matricola e tappo rosso, modificate e rese idonee allo sparo con munizionamento cal.7,65 e cal.22. Aveva, illegalmente, anche 1.465 cartucce 12 coltelli a serramanico. Per lui era scattato l’arresto e il trasferimento ai domiciliari.
Ma a casa no ci voleva restare. Giovedì 23 ottobre è uscito e ha raggiunto una ricevitoria di Olmedo. I carabinieri lo hanno trovato intento a giocare una schedina e la situazione per lui è degenerata. I domiciliari non sono bastati ed è arrivato il trasferimento nel carcere di Bancali.





