Il dramma di Gaza raccontato da Emanuela Pala.
Emanuela Pala, giornalista, a Sassari per un incontro pubblico dedicato alla “Freedom Flotilla”, dove ha parlato del dramma a Gaza. L’evento, che si è tenuto presso la sede della Fondazione di Sardegna, con i saluti istituzionali del sindaco Giuseppe Mascia, è un dialogo tra la giornalista Pala e Giovanni Salis (Gruppo Emergency Sassari), organizzato in collaborazione con il comitato “Fermiamo la Guerra – Sassari”.
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Pala, inviata per Piazzapulita su La7, programma condotto da Corrado Formigli, ha raccontato la partecipazione alla Flotilla nel settembre 2025. La giornalista sassarese ha collaborato con Michele Santoro e con programmi curati da Bianca Berlinguer per Rai e Mediaset e lavorato anche per “Quarta Repubblica”, “Stasera Italia”, “Anni20”, “Agorà Estate”. La giornalista ha seguito le elezioni presidenziali USA 2024, il conflitto in Ucraina, la pandemia di Covid-19, il cambiamento climatico dal CNR al Polo Nord, la crisi migratoria e l’ascesa dell’AFD in Germania.
Durante l’incontro ha dichiarato “Sono emozionata, stare a Sassari e parlare della mia esperienza è molto emozionante”. Alla domanda su come sia stato entrare in quel mondo ha risposto: “Erano presenti tante persone, hanno messo su una barca il loro corpo rischiando la vita. In barca eravamo in 20 ed eravamo di 10 nazionalità diverse”. E ancora: “Io volevo assolutamente arrivare a Gaza”. Con tono ironico aggiunge: “sai è un po’ difficile raccontare che Emanuela Pala arrivata da Sassari è legata ad Hamas”.
Il racconto prosegue con i passaggi operativi e i rischi: “C’era sempre presente un medico a bordo. L’obiettivo è gli aiuti e la paura c’era dall’inizio”, ha aggiunto. “Non potevamo dire dove eravamo, la famosa notte dei droni eravamo a 30 miglia da Creta. La mia barca ha avuto 17 esplosioni. Una barca che batteva la bandiera italiana ha subito un attacco, anche un attacco allo Stato italiano”, ha raccontato.
Il sindaco di Sassari sottolinea il contesto: “La Flotilla è una manifestazione apartitica”, richiamando l’incapacità di superare il blocco israeliano e raggiungere Gaza, il primo cittadino ha evidenziato la debolezza delle istituzioni occidentali nel forzare l’apertura di corridoi umanitari Pala conclude ringraziando la città: “Grazie a Sassari, una delle città più attive per la Palestina. La Flotilla ha dimostrato che l’umanità invece può vincere”, ha concluso il sindaco Mascia.




