Emergenza al Santissima Annunziata, pazienti in barella nei corridoi

L’emergenza sanità continua al Santissima Annunziata

L’Aou Sassari assicura che i ricoveri programmati in alcuni reparti continuano, ma è emergenza al Santissima Annunziata. L’azienda ospedaliero universitaria di Sassari spiega che lo stop i settori che hanno raggiunto il cento per cento dell’occupazione dei posti letto destinati ai casi gravi, urgenti e tempo-dipendenti. “Questo per preservare non solo la dignità dei pazienti altrimenti costretti su barelle e spesso nei corridoi, ma anche la loro stessa sicurezza”. In pratica, nei reparti già completamente saturi il blocco resta, e per chi si trova in corsia significa dover fare i conti con spazi ridotti e condizioni di lavoro critiche.

In Cardiologia i pazienti nei corridoi

E così, mentre in teoria le limitazioni appaiono circoscritte, la pratica del reparto di Cardiologia racconta un’altra storia. Corridoi trasformati in stanze, barelle allineate una accanto all’altra, percorsi assistenziali compressi e organizzazioni improvvisate che sono ormai routine quotidiana. Quello che agli occhi dei pazienti sembra caos, per gli operatori diventa invece il terreno dei “miracoli quotidiani”.

Dieci pazienti su barelle lungo il muro, l’odore di disinfettante che mescola fatica e attesa, il silenzio impossibile da trovare. “Non c’è spazio, non c’è silenzio, non c’è nemmeno la promessa di una notte tranquilla”, raccontano gli operatori. Eppure, in mezzo a tutto questo, la vita continua. “C’è la vita, quella sì, aggrappata con tutte le forze a un monitor e a una mano che ogni tanto arriva”.

Una situazione che, secondo chi lavora e chi è ricoverato lì, “è così da anni”. L’emergenza non è più episodica, ma una condizione stabile, che richiede risposte immediate, pianificazione e interventi strutturali concreti.

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