Tensione tra Eni e Comune di Porto Torres sul nuovo depuratore di Marinella

Parere contrario dell’amministrazione comunale al progetto di scarico diretto in mare.

C’è tensione tra Eni e il Comune di Porto Torres, per via della richiesta presentata da Eni Rewind per scaricare direttamente a mare le acque impiegate nei processi di bonifica dell’area industriale di Marinella, senza più passare per il depuratore consortile.

Secondo la multinazionale, la modifica consentirebbe di rispettare limiti più stringenti sugli inquinanti. Tuttavia, l’amministrazione comunale e il Consorzio Industriale Provinciale di Sassari hanno espresso parere contrario, evidenziando il rischio di compromettere la possibilità di individuare l’origine di eventuali fenomeni inquinanti nello specchio d’acqua del porto, dove già confluiscono altri scarichi autorizzati.

Le preoccupazioni del sindaco Massimo Mulas.

Il sindaco Massimo Mulas ha spiegato che la decisione proposta da Eni Rewind renderebbe più complesso il controllo ambientale e la tracciabilità delle matrici inquinanti. In caso di autorizzazione, infatti, le acque del nuovo scarico si sommerebbero a quelle già provenienti dal depuratore consortile e da un altro impianto Eni, generando ulteriori difficoltà di monitoraggio.

Mulas ha inoltre segnalato i rischi connessi a un eventuale blocco della società Versalis, che potrebbe trovarsi impossibilitata a conferire i reflui al depuratore per la mancata realizzazione della nuova sezione terziaria. Un’ipotesi che comporterebbe la cessazione dell’attività e l’abbandono del sito produttivo, con gravi ripercussioni economiche e sociali per il territorio di Porto Torres.

Critiche sulla gestione e sul dialogo con la multinazionale.

L’amministrazione comunale lamenta anche la mancanza di comunicazione da parte di Eni riguardo ai recenti cambiamenti societari e alla fusione tra Matrica e Novamont. Il sindaco ha sottolineato come la scelta di non informare preventivamente il Comune denoti scarsa trasparenza, ricordando che Eni è una società quotata ma partecipata dallo Stato.

La stessa questione è stata segnalata anche alla presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, che avrebbe dichiarato di non essere stata informata delle decisioni interne al gruppo.

Il parere tecnico e i prossimi passi.

Nel corso della conferenza dei servizi, il Comune di Porto Torres ha espresso formalmente parere negativo sull’istanza di Eni Rewind. Nelle motivazioni, oltre alla difficoltà di individuare l’origine di eventuali inquinamenti, si fa riferimento alla necessità di tutelare la qualità ambientale dello specchio d’acqua interno al bacino portuale, già interessato da altri scarichi.

Come scrive La Nuova Sardegna, il trattamento delle acque gestito da Eni Rewind – spiega la società – consente di raggiungere limiti di contaminazione più bassi rispetto a quelli previsti per il depuratore consortile. Nonostante ciò, l’amministrazione comunale ribadisce la volontà di garantire il controllo ambientale unitario e la trasparenza nelle procedure di bonifica, ritenendo prioritaria la salvaguardia del mare e del territorio di Porto Torres.

Il Sindaco rilancia.

A chiudere il cerchio, come scrive La Nuova Sardegna, il Sindaco ha lamentato l’assenza di sviluppi sul progetto della “Chimica verde”, come da protocollo sottoscritto da un passato Presidente della Regione e 4 ministri.

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