Ennesima aggressione a Bancali, tre agenti all’ospedale

Carcere Bancali Sassari

L’ennesima aggressione nel carcere di Bancali.

La situazione al carcere di Bancali continua a peggiorare, con nuovi episodi di violenza contro gli agenti di polizia penitenziaria. L’ennesima aggressione, denunciata dal segretario regionale del Con.Si.Pe, Gianluca Ghisaura, ha visto altri 3 agenti finire in ospedale.

Dopo i gravi fatti dei giorni scorsi, in cui 4 agenti erano ricorsi alle cure del pronto soccorso e uno di essi era stato ricoverato in Cardiologia a seguito di un malore provocato da un’aggressione da parte di un detenuto con problemi psichiatrici. Ieri un altro episodio di violenza ha coinvolto un detenuto di origine extracomunitaria e di religione islamica.

Fin dalle prime ore del mattino, il detenuto ha mostrato atteggiamenti offensivi e aggressivi verso il personale, culminando nel lancio di un bicchiere contenente liquido e mozziconi di sigaretta, accompagnato da insulti e minacce di morte. La situazione è degenerata ulteriormente con un’aggressione fisica a base di pugni, calci e graffi che ha causato diverse lesioni ai tre agenti coinvolti, costringendoli a prendersi giorni di riposo e cure.

Il segretario regionale Ghisaura ha espresso la frustrazione del personale di polizia penitenziaria, sottolineando la mancanza di interventi risolutivi da parte dei vertici dell’istituto sassarese. “Il personale non sa più a quale santo votarsi”, ha dichiarato Ghisaura, evidenziando l’urgenza di azioni concrete per porre fine agli atteggiamenti aggressivi dei detenuti di difficile gestione o con problemi psichiatrici.

Anche Roberto Melis, segretario nazionale del Con.Si.Pe, è intervenuto sulla questione, ricordando le numerose segnalazioni fatte riguardo le problematiche di sicurezza dell’istituto, rimaste inascoltate. Melis ha evidenziato la necessità di una collaborazione più stretta tra la direzione del carcere, i sindacati e il personale di polizia penitenziaria per affrontare e risolvere queste criticità.

La grave carenza di organico, acuita dalle frequenti aggressioni, continua a mettere a dura prova il personale. In risposta a questa situazione insostenibile, Melis ha annunciato che una nota è stata inviata al Provveditorato Regionale dell’amministrazione penitenziaria per proclamare lo stato di agitazione e organizzare un sit-in di protesta davanti al penitenziario di Bancali nella prima decade di giugno.

Concludendo, Melis ha espresso vicinanza e supporto ai colleghi coinvolti nelle recenti aggressioni, augurando loro una pronta guarigione. Ha ribadito l’impegno del sindacato a non abbandonare mai i poliziotti penitenziari e ha auspicato che anche l’amministrazione centrale, quella regionale, le direzioni, i comandi e la politica dimostrino la stessa vicinanza e sostegno agli agenti.

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