La fiera del bovino di Ozieri si riempie di giovani, quasi la metà ha meno di 40 anni

Gli allevatori del nord Sardegna sono sempre più giovani.

Sono il 40% gli allevatori under 40 presenti oggi alla IX mostra regionale dei bovini da carne Charolaise e Limousine, a Ozieri. Lo comunica Coldiretti nord Sardegna che oggi consegnerà come di consueto il proprio premio ad un allevatore che si è particolarmente distinto nella sua carriera. Un appuntamento importante quello della fiera di Ozieri soprattutto quest’anno che riparte a ranghi completi dopo i due anni Covid.

La Sardegna, secondo le elaborazioni di Coldiretti nord Sardegna su dati Anacli, è la Regione in Italia, dopo la Sicilia che conta il maggior numero di capi delle due razze da carne Charolaise e Limousine (13.206). L’Isola è terza per numero di capi Charolaise con il 10,71% dei capi (2.268) dopo Sicilia e Lazio, e terza anche per numero di Limousine con il 13,32% (10.938) dopo la solita Sicilia e Toscana. In totale il patrimonio dei bovini da carne in Sardegna (tutte le razze) è composto da oltre 100mila capi (il 10,40% di quello nazionale) e da circa 3.700 allevamenti (8,76% del nazionale).

“Quello del bovino da carne è un settore nel quale la Sardegna eccelle e sta continuamente crescendo soprattutto in termini di qualità oltre che di quantità. Questo grazie ad una classe di allevatori che ha creduto ed investito nel settore, facendolo divenire attrattivo anche ai giovani. Non è un caso che al massimo appuntamento annuale per i bovini da carne regionale il 40% degli allevatori sono under 40, che salgono al 60% sotto i 50 anni. Importante anche la presenza degli under 35 che sono oltre il 20% dei 25 allevatori presenti alla due giorni”. “A questa crescita ha contribuito anche il bando per migliorare la produzione e incrementare la qualità delle carni bovine destinato ai riproduttori e fattrici iscritti nei libri genealogici o nei registri di razza. Un bando che, come annunciato oggi dall’assessore all’Agricoltura, è finalmente in fase di predisposizione“, evidenzia l’allevatore socio Coldiretti Michele Filigheddu.

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